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Richard Schwan è un giovane giornalista del New York Times e un inviato di guerra. Prima freelance, mestiere di libertà, ora embedded, mestiere di dipendenza. Un viaggio che inizia e finisce a New York e che passa per Los Angeles, Istanbul, Baghdad, Roma e Bamberg, attraversando carriera, amicizia, guerra e amore. La ricerca di ideali quali verità e libertà, vissuti e rinnegati dinanzi agli orrori della guerra, la ricerca dell’anima che si fa ricerca di sé, hanno fatto di Oltre le mura di Baghdad un romanzo eroico di formazione.
Richard Schwan è un giovane giornalista del New York Times e un inviato di guerra. Prima freelance, mestiere di libertà, ora embedded, mestiere di dipendenza. Un viaggio che inizia e finisce a New York e che passa per Los Angeles, Istanbul, Baghdad, Roma e Bamberg, attraversando carriera, amicizia, guerra e amore. La ricerca di ideali quali verità e libertà, vissuti e rinnegati dinanzi agli orrori della guerra, la ricerca dell’anima che si fa ricerca di sé, hanno fatto di Oltre le mura di Baghdad un romanzo eroico di formazione. In queste pagine il mutamento del destino del protagonista si fa emblema della trasformazione di ogni individuo, a prescindere dal vissuto. Oltre le quotidiane peculiarità, il romanzo diviene impulso a vivere sentimenti quali lealtà, amicizia, perdono, compassione e amore,sentimenti che possono nascere anche su scenari di guerra e indurre un individuo a valutare l’essenza profonda dell’esistenza: ricercare la propria identità per portarsi dal non essere all’essere.
Marika Guerrini, scrittrice, indologa, storica dell’Afghanistan, studiosa di antropologia culturale e pedagogica e del pensiero filosofico di Rudolf Steiner. Euritmista. Ideatrice del “Sakura Arte Roma”. Ha coperto incarichi istituzionali e ha collaborato con la Rai. Da tempo ha focalizzato la sua attenzione sulla geopolitica internazionale con particolare riferimento alla regione centro asiatica meridionale, India inclusa. Ha vissuto in Afghanistan e in Iran. Vive e lavora a Roma. Autrice di Grigiarancio (2000); Massoud l’Afghano, il tulipano dell’Hindu Kush (2005); Afghanistàn. Profilo storico di una cultura (Jouvence 2006); Rossoacero (2013); Afghanistan passato e presente (2014); opere teatrali, saggi e articoli anche in volumi collettivi tra cui Tripartizione umana ed educazione (2007); L’orientalista guerriero (2011). Collabora con riviste e quotidiani. Il suo blog: www.occiriente.blogspot.com.
agi.it, 24 aprile 2017
“Iraq: il dramma di Baghdad in un libro su un giornalista embedded”
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Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2017 |
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Codice ISBN | 9788878015685 |
N° pagine | 150 |

Babbo chef
FinzioniIl gusto si forma nei primi anni di vita: ecco servita una fonte inesauribile di suggerimenti, indicazioni pratiche e fantasie culinarie per soccorrere quei “cuochi”, già mamme e papà ma non ancora chef, che vogliono soddisfare le esigenze dei loro piccoli “buongustai”. E come recita un vecchio detto: Buon appetito, piatto pulito!

Il sorriso della Gioconda
FinzioniGli intrecci inaspettati, la versatilità dello stile e un umorismo raffinato e caustico non abbandonano mai queste pagine e ne costituiscono il tratto distintivo. Il sorriso della Gioconda e gli altri racconti qui raccolti rappresentano una tappa fondamentale nell’evoluzione dell’arte di Aldous Huxley, uno degli autori più universalmente conosciuti e apprezzati.

Il male accanto
FinzioniUn viaggio, spietato e lucido, dentro il male, la sua seduttività e la sua allucinata follia. Le dichiarazioni del testimone di giustizia Antonio Zagari, rilasciate al magistrato Armando Spataro a metà degli anni ’90, costituiscono il fi ume carsico che attraversa tutto questo, incredibile, romanzo.

Eravamo bellissimi
FinzioniQuesto romanzo breve, scritto in prima persona, è un flusso di coscienza che fa scorrere tra presente e passato scatti di vita, ricordi e rimpianti di un “uomo normale e normalizzato” dei nostri giorni. Da una parte si stagliano, al centro della storia, la figura del padre, ripensata sulla tomba, per strada e nella quotidianità di casa sul divano, e quella della moglie, solida compagna di vita. Dall’altra si erge la figura del protagonista, quale figlio, marito e padre a sua volta.