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Una piccola città sul Mediterraneo, Latakia, patria di marinai e pescatori, in un affresco popolare che ha la bellezza e il furore del mare.
Una piccola città sul Mediterraneo, Latakia, patria di marinai e pescatori, in un affresco popolare che ha la bellezza e il furore del mare.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878012157 |
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N° pagine | 298 |
Anno di pubblicazione | 1993 |
Traduzione di | M. Alessandra Aprile |
Terra di fichi d’India
Narratori arabi contemporaneiLa più nota scrittrice palestinese ci ripropone la vita degli arabi nei territori occupati, dove vicende umane s’intrecciano alla storia politica. Nel 1996 l’autrice ha vinto il premio Alberto Moravia per la letteratura straniera.
Le tempeste dell’isola degli uccelli
Narratori arabi contemporaneiDa una prigione algerina, il protagonista – arrestato in seguito agli eventi dell’ottobre 1988 – analizza gli avvenimenti che hanno segnato la recente storia politico-sociale del suo paese, mettendoli in parallelo ad alcuni misteriosi episodi avvenuti durante l’invasione francese del 1830.
L’altro volto
Narratori arabi contemporaneiIn questo romanzo ambientato in Iraq, Fu’ad al-Takarli analizza la debolezza umana con l’intento di farci capire la fragilità dell’individuo di fronte a difficili scelte di vita: in questo caso l’attrazione di un giovane uomo maturo verso una giovanissima donna.
L’esodo dei gabbiani
Narratori arabi contemporaneiÈ il ritratto dell’Iraq durante l’epoca di Saddam Hussein. Vengono descritti episodi di crudeltà inaudita e di violenta repressione: tutto sotteso a spiegare i motivi che spingono Muhammad al-Hadi, uno dei protagonisti, a voler lasciare la propria patria, emulando così quei gabbiani che volano via al sopraggiungere dell’inverno. Le parole dell’autore diventano infuocati strali, atti d’accusa nei confronti di un regime dispotico e di una politica oppressiva che non lascia alcuno spiraglio di salvezza. La sua voce si leva forte, distinta, dalle battute di tutti i protagonisti che scelgono di opporsi alla violenza di questo fantomatico “padre”.