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Quando Bisanzio cadde sotto le armi dei Turchi, la necessità di conservare la memoria della grecità si fece impellente. In tale progetto culturale venne a collocarsi la creazione della Biblioteca Marciana di Venezia, il cui fondo iniziale fu rappresentato dai preziosi codici manoscritti donati dal cardinal Bessarione, figura anomala di religioso che fu centrale per la rinascita dell’antico platonismo.
Quando Bisanzio cadde sotto le armi dei Turchi, la necessità di conservare la memoria della grecità si fece impellente. In tale progetto culturale venne a collocarsi la creazione della Biblioteca Marciana di Venezia, il cui fondo iniziale fu rappresentato dai preziosi codici manoscritti donati dal cardinal Bessarione, figura anomala di religioso che fu centrale per la rinascita dell’antico platonismo. Il cardinale mago racconta le vicende “misteriose” di uno di questi libri, il De mysteriis di Giamblico. L’importanza di quest’opera nel quadro della teurgia neoplatonica è indiscutibile. Le glosse e annotazioni fatte dal Bessarione, inoltre, svelano il grande interesse del cardinale per la teurgia, intesa come possibilità pratica di unirsi a quel mondo divino rivelato nella predicazione di un Gesù operatore di miracoli e “mago”.
Ezio Albrile è uno storico e antropologo delle religioni. Si è occupato in particolare dei rapporti interattivi fra cultura ellenistica e religioni dell’Iran antico. Ha curato e tradotto diverse opere tra cui il De radiis di al-Kindī (1994) e il Commentario al libro di Zosimo di Olimpiodoro (2008) e pubblicato numerose opere di saggistica, tra cui La tentazione gnostica (1995), Ermete e la stirpe dei draghi (2010), I Magi estatici (2014), L’illusione infinita (2017), Il labirinto di Ermete (2018), Almandal (in collaborazione con E. Tortelli, 2018), Iperborea (2018), Misteri pagani, mistero cristiano (2019), Sogni d’immortalità (2019).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878017368 |
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N° pagine | 174 |
Anno di pubblicazione | 2020 |

Immagine della fotografia
Fuori orarioIl volume raccoglie brevi frammenti presentati con un linguaggio allegorico che cerca di comprendere il modo in cui la fotografia può modificare la nostra percezione del mondo circostante. Saggio post-benjaminiano, questo libro sostiene che noi osserviamo la realtà in modo fotografico, per cui non sappiamo nulla di come vediamo la realtà senza il filtro dell’immagine.

Scrittore contro
Fuori orarioOra trascurato, ora tenuto in considerazione dalla critica letteraria accademica, Leonardo Sciascia, per sua stessa ammissione, sfugge e vuole sfuggire a ogni etichetta precostituita, ancor più a quella diffusa o risaputa d’intellettuale. “Se qualcuno mi corre dietro chiamandomi ‘intellettuale’, non mi volto nemmeno”, avverte. Non intellettuale, ma homme de lettres, artista della parola e scrittore solitario quantunque impegnato, soprattutto con la propria coscienza: il contrario, per Sciascia, della malafede e dell’imbecillità morale.

Le figlie di Abramo
Fuori orarioMolti secoli fa, partendo dalla Rivelazione gli uomini (maschi) hanno enunciato le norme religiose – talvolta con estrapolazioni molto libere rispetto ai testi sacri – a cui sono poi seguite le leggi civili e le inevitabili percezioni di giusto/sbagliato, permesso/vietato, che riguardano tanto la società nella sua interezza quanto il singolo individuo che le declina in funzione della propria storia, della propria cultura e della propria sensibilità. Nei secoli, queste regole hanno spesso creato notevoli differenze tra maschi e femmine e solo oggi − e comunque soltanto in alcune parti del mondo − le discriminazioni di genere sembrano avviate verso il tramonto.

J.S. Bach il musicista poeta
Fuori orarioBach è stato un poeta nell’animo. Così lo definisce Albert Schweitzer in questo libro che non è né un’opera biografica né uno studio estetico, ma una sicura guida per l’interpretazione delle opere del grande maestro. Secondo il celebre musicologo, Bach, quando esamina un testo, cerca soprattutto di metterne in luce la poesia. Lo sviscera e lo approfondisce fino a trovare quella che a lui sembra l’idea essenziale, che si propone di illustrare.