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Nonostante la scomparsa prematura, a soli ventiquattro anni, Higuchi Ichiyo è annoverata tra le più importanti esponenti della nuova letteratura femminile giapponese, sviluppatasi alla fine del XIX secolo, dopo l’apertura del Paese all’Occidente.
Nonostante la scomparsa prematura, a soli ventiquattro anni, Higuchi Ichiyo è annoverata tra le più importanti esponenti della nuova letteratura femminile giapponese, sviluppatasi alla fine del XIX secolo, dopo l’apertura del Paese all’Occidente. Il racconto, qui presentato per la prima volta in italiano, è caratterizzato dall’ambientazione popolare e dall’interesse, ricorrente nelle opere della scrittrice, nei confronti della vita degli strati più umili della popolazione giapponese. Le case di piacere, collocate ai margini della città, diventano il centro delle vicende che coinvolgono alcune cortigiane, costrette a reprimere gli impulsi vitali della giovinezza e a sacrificare la propria libertà e, in alcuni casi, la propria stessa vita. Racconto intenso e profondamente romantico, ma reinterpretato dalla peculiare sensibilità dell’autrice sia nei temi che nel linguaggio.
Higuchi Ichiyo il cui volto denota le banconote giapponesi da 5.000 yen, nacque nella Tokyo dell’epoca Meiji (1868-1912) da una famiglia di samurai. La sua passione per la letteratura classica fu contrastata dalle difficoltà familiari ed economiche e tuttavia decise di dedicarsi alla scrittura e farne la sua fonte di reddito. Nel 1894 il suo racconto La vigilia del nuovo anno fu pubblicato con successo. Seguirono nel 1895 Takekurabe (Chi è più alto?), Nigorie (Acque torbide) e Jusanya (La tredicesima notte). La sua carriera si concluse nel 1896 con la sua morte per tubercolosi.
Informazioni aggiuntive
A cura di | Atsuko Azuma, Paola Cavaliere |
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Anno di pubblicazione | 2015 |
Codice ISBN | 9788878014886 |
N° pagine | 74 |
Dieci notti di sogni
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