Il governo dei poveri all’inizio dell’età moderna
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Sulle soglie della modernità, la povertà fa la sua comparsa sulla scena pubblica.
Sulle soglie della modernità, la povertà fa la sua comparsa sulla scena pubblica. E la fa, almeno inizialmente, in posizione di soggetto. Soggetto politico: perché il problema che pone non è più quello religioso della salvezza, ma quello secolare della conservazione della stabilità sociale. Le autorità municipali del Vecchio Continente cominciano allora a elaborare una serie di normative tendenti a una riorganizzazione radicale dei sistemi di assistenza, tradizionalmente demandata alla carità dei privati o all’iniziativa ecclesiastica. Il libro di Coccoli prende in esame i dibattiti che accompagnarono questo delicato passaggio, caratterizzato dalla laicizzazione della figura del povero e dalla necessità per i governi di affrontare politicamente la problematica dell’indigenza, divenuta una “questione sociale”. Un saggio storico che non manca di offrire spunti al presente, vista anche la crescente rilevanza che il tema della povertà assume nella nostra attuale congiuntura.
Lorenzo Coccoli (Roma, 1985) è dottore di ricerca in Storia della filosofia moderna. Per la casa editrice goWare di Firenze dirige la collana di filosofia «Meme». Ha curato la raccolta Commons/Beni comuni. Il dibattito internazionale (2013) e l’edizione italiana del libro di Michel Senellart, Machiavellismo e ragion di Stato (2014). È curatore, con Federico Zappino e Marco Tabacchini di Genealogie del presente. Lessico politico per tempi interessanti (2014).
Vincenzo Lavenia – “Il Manifesto”, 7 novembre 2017
“Sulla pelle degli ultimi”
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Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2017 |
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Codice ISBN | 9788878015302 |
N° pagine | 248 |
Donne al lavoro nell’Italia e nell’Europa medievali (secoli XIII – XV)
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