Viaggio in Italia
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Appassionante racconto del viaggio in Italia, stilato in pieno Seicento dall’emiro druso Fakhr ad-Din o da qualcuno che l’aveva accompagnato. Tra le più antiche e significative testimonianze sull’Occidente cristiano provenienti dall’altra sponda del Mediterraneo.
Appassionante racconto del viaggio in Italia, stilato in pieno Seicento dall’emiro druso Fakhr ad-D n o da qualcuno che l’aveva accompagnato. Tra le più antiche e significative testimonianze sull’Occidente cristiano provenienti dall’altra sponda del Mediterraneo. Nella densa trama si uniscono episodi degni di un romanzo di avventura, capitati all’emiro presso i Granduchi di Toscana e presso il duca di Osuna, con riflessioni sulle “strane” usanze del paese dei Cristiani, sempre descritte con grande curiosità e attenzione. La precisa contestualizzazione storica e il diretto confronto con le fonti occidentali sulle situazioni descritte dal viaggiatore orientale, creano un controcampo che restituisce al lettore la pienezza dello sguardo d’insieme e i diversi punti di vista.
Fakhr ad-Din al-Man II (1570 ca. – 1635) emiro dei drusi dello Shuf, è uno dei padri storici dello Stato Libanese. Alleato e partner commerciale dei cristiani e in particolare del Granducato di Toscana, si rifugiò presso i Medici per ripararsi dalle rappresaglie dell’Impero Ottomano. Nel 1618 iniziò una rapida e folgorante ascesa militare e politica che riunì sotto il suo controllo i territori che comprendono il Libano, la Giordania e porzioni della Siria e di Israele. Fakhr ad-Din venne infine sconfitto e giustiziato nel 1635.
Maria Alberti, fiorentina, è una storica dello spettacolo. è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dopo aver insegnato per molti anni all’Università degli Studi di Siena.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878014114 |
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N° pagine | 206 |
Anno di pubblicazione | 2013 |
A cura di | Maria Alberti |
Dalla tela alla tavola
HistoricaQuesto breve saggio fonde il piacere della vista con quello del gusto, utilizzando le più famose opere d’arte che illustrano il cibo, la tavola, i banchetti, con le ricette che gli stessi hanno ispirato all’autrice. Guardare un affresco pompeiano che rappresenta cacciagione e fi chi, ammirare il trionfo di formaggi di Van Dyck o la Canestra di frutta di Caravaggio, ammirare le succose angurie di Frida Kahlo o perdersi nei colori della Vucciria di Guttuso stimola tutti i sensi: la vista, l’olfatto, il gusto, ma anche l’appetito, perché un quadro, come un piatto, può emozionare non solo la mente e il cuore, ma anche il palato.
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