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Come spiegare, allora, il declino degli esperti del sacro e la parallela proliferazione di voci alternative che oggi è così evidente? Il libro cerca di rispondere a questa domanda ripercorrendo l’evoluzione delle figure “tradizionali” di autorità dal VII secolo fino alla proclamazione del califfato nel 2014.
Mistici, giuristi, predicatori, ima¯m, santi: sono alcune delle figure che per secoli hanno esercitato autorità religiosa nel mondo musulmano, elaborando, custodendo e trasmettendo la dottrina. Gradualmente subordinati allo Stato moderno, gli esperti del sacro sono stati affiancati nell’ultimo secolo da altre figure – autodidatti in materia religiosa che si ergono a guida della comunità dei fedeli e contestano sia l’Islam ufficiale sia quello “tradizionale”. I new media, pur dando visibilità a queste nuove voci, non fanno che amplificate un’eterogeneità pre-esistente. Come spiegare, allora, il declino degli esperti del sacro e la parallela proliferazione di voci alternative che oggi è così evidente? Il libro cerca di rispondere a questa domanda ripercorrendo l’evoluzione delle figure “tradizionali” di autorità dal VII secolo fino alla proclamazione del califfato nel 2014.
Elisa Giunchi, è professore associato di Storia e istituzioni dei paesi musulmani e di History and politics of North Africa and the Middle East presso l’Università degli studi di Mila-no. Autrice di numerosi saggi e libri, si oc-cupa prevalentemente di storia del Pakistan e dell’Afghanistan, dell’evoluzione del diritto islamico e delle sue implicazioni di genere.
“Il Venerdì”, 6 ottobre 2017
“In poche parole”
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Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2017 |
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Codice ISBN | 9788878015555 |
Sufi Network
Volti d’IslamIl libro mira a esaminare il sufismo da un’angolazione che approfondisce anzitutto i processi di diffusione dell’esoterismo islamico presso le società occidentali della nostra epoca. Si tratta dunque di un’analisi attenta a ripercorrere la ricezione del pensiero sufi in diversi ambienti contemporanei, che includono esperienze intellettuali, artistiche e politico-sociali del tutto eterogenee.
Samā’
Volti d’Islam“L’ascolto è di due tipi. Alcuni ascoltano le parole e ne traggono un ammonimento. Uomini simili ascoltano solamente in maniera discriminatoria e con il cuore presente. Altri, invece, ascoltano le melodie, che sono nutrimento dello spirito: quando lo spirito ottiene il suo nutrimento giunge alla sua stazione spirituale e abbandona il controllo del corpo, ed è allora che negli ascoltatori compaiono la commozione e l’agitazione.”
(Abū Bakr Muhammad al-Kālā-badhī, X secolo)
“Il samā‘ è purezza, gioia dell’anima, nutrimento dello spirito”
(attribuito a Sultan Walad, XIV secolo)
È brezza divina
Volti d’IslamI sei racconti d’ispirazione sufiche che compongono questo libro sono l’espressione creativa dello studio dell’autore e dei lunghi anni trascorsi a Istanbul, città considerata da molti la capitale del sufismo.
I Naqshbandī
Volti d’IslamLa Naqshbandiyya è attualmente uno degli ordini sūfī più diffusi nel mondo islamico, soprattutto nella sua parte orientale. In Turchia, Siria, Iraq, India, Pakistan, Indonesia e nell’Asia Centrale la presenza dell’ordine ha sempre avuto effetti concreti su vari aspetti della vita sociale, sulla formazione delle élite politiche, sull’educazione e soprattutto sulla vita spirituale di migliaia e migliaia di uomini e donne. La storia dell’ordine inizia con la nascita dell’Islam e continua durante i secoli fino ai tempi attuali; un tempo veniva chiamata Tariqa-yi Khwajagan, “La Via degli antichi maestri”, ma acquisisce il suo nome caratteristico dopo il magistero del grande santo di Bukhara Khwaja Baha’uddin Naqshband (m. 1389), che dotò l’ordine di regole precise e di una identità più definita.