La filosofia prima dei Greci
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“Il mondo non appare né inanimato né vuoto al primitivo, bensì pregnante di vita, e la vita è dotata di individualità, sia nell’uomo, come nella bestia, nella pianta, e in ogni fenomeno che si svolga dinanzi all’uomo: il tuono, l’ombra che improvvisamente si profila, la radura che s’apre misteriosa e sconosciuta nel bosco. Qualsiasi fenomeno può levarsi dinanzi a lui, non come un quid, ma come un ‘Tu’. Il ‘Tu’ non viene contemplato con intellettuale distacco, ma viene sperimentato come una vita che si ponga dinanzi a una vita, che impegni ogni facoltà dell’uomo in un rapporto reciproco.”
Il presente volume esplora le concezioni filosofiche del mondo per come si svilupparono tra i popoli della Mesopotamia, gli Egizi e gli Ebrei prima della grande “svolta” rappresentata dal pensiero greco. J.A. Wilson traccia la storia del pensiero egiziano, evidenziandone la rapida fioritura e la graduale involuzione. T. Jacobsen delinea l’evoluzione del pensiero babilonese, mentre W.A. Irwin offre un’interpretazione penetrante del pensiero ebraico attraverso un’acuta analisi dei testi biblici. Nella conclusione, redatta dai coniugi Frankfort, cui si deve il disegno dell’intera opera, si delinea il lento processo attraverso il quale, nei presocratici, lo spirito scientifico inizia a districarsi dalle maglie del mito.
Henri Frankfort (1897-1954), archeologo ed egittologo olandese.
Henriette A. Frankfort (1896-1982), archeologa olandese, esperta di arte antica.
John A. Wilson (1899-1976), egittologo statunitense, è stato professore all’Università di Chicago.
Thorkild Jacobsen (1904-1993), storico danese specializzato in assiriologia e letteratura sumera, è stato uno dei maggiori studiosi del Vicino Oriente antico.
William A. Irwin (1884-1967), professore di Lingue e Letteratura dell’Antico Testamento presso l’Università di Chicago e la Southern Methodist University di Wheaton (Maryland).
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2025 |
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N° pagine | 458 |