10,00€ 9,50€
È necessario – hanno detto Benjamin e Adorno – guardare le cose come si presenterebbero dal punto di vista della redenzione, che mette in luce le fratture e le crepe del mondo.
È necessario – hanno detto Benjamin e Adorno – guardare le cose come si presenterebbero dal punto di vista della redenzione, che mette in luce le fratture e le crepe del mondo.
Ma come ha detto Leonard Cohen: “C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce”. Anche se quindi non possiamo sapere se il mondo troverà qualche forma di redenzione, l’importante è che questa prospettiva ci permetta di penetrare la coltre dell’indifferenza e dell’incomprensione, dando al nostro pensiero e alla nostra parola il compito e il coraggio di guardare dentro di noi, per renderci umani in grado di comprendere gli altri umani.
È quanto questo libro si propone, mettendosi faccia a faccia con l’uomo e la sua esistenza. Cercando così di attraversare la notte, di percorrere i sentieri che lambiscono le scelte cruciali della vita, facendo emergere il senso di una possibile salvezza.
Franco Rella, filosofo e saggista, ha insegnato Estetica allo IUAV di Venezia, interpretando la disciplina come un luogo di frontiera e di scambio tra arte e filosofia, muovendosi in entrambi i territori. È autore di saggi sull’arte, sulla letteratura e sulla filosofia. Ha pubblicato, da ultimo, Immagini del tempo. Da metropoli a cosmopoli (2016), Pathos. Itinerari del pensiero (2016), Il segreto di Manet (2017) e Figure del male (2017).
Franco Rella – “Corriere del Trentino”, 21 marzo 2018
“Esistenza e forme”
leggi l’estratto
Luca Miele – “Avvenire”, 27 aprile 2018
“Rella e il mistero del dolore che ci radice nella carne”
leggi la recensione
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2018 |
---|---|
Codice ISBN | 9788878016033 |
N° pagine | 110 |
Qualcosa che sfiora l’utopia
Filosofia“La proporzione e la prospettiva che ci diamo diventano lo spazio nel quale pensiamo di radicare e svolgere la nostra vita proprio a partire dall’assenza di ciò che sentiamo e vediamo al di là da venire, il desiderio di una condizione di una pace mai paga, non scontata. Conquista di un equilibrio non inerziale, divisione, confronto, condivisione, lotta e armonia. Prontezza dell’intelligenza.”
La filosofia sociale di Othmar Spann
FilosofiaOthmar Spann (Vienna 1878 – Neustift 1950) è il più importante sociologo austriaco della prima metà del XX secolo.
Meta(m)orphica: poesia e filosofia. Orfeo, Rilke
FilosofiaPoesia e filosofia: dove finisce il regno della prima e dove ha inizio quello dell’altra?
I linguaggi politici della civiltà occidentale
FilosofiaQuesto nostro discorso prende le mosse dallo studio della retorica antica, al fine di sviluppare alcune riflessioni filosofiche, su cui fondare […] una ricostruzione storica che ci condurrà, attraverso le varie definizioni di retorica nonché attraverso tutte le sue ricadute pratiche, etiche, sociali e politiche, al mondo dell’attualità, in cui troveremo lo spunto per interrogarci intorno ai linguaggi, più o meno retorici, sviluppati in seno alle democrazie e ai cosiddetti populismi che caratterizzano l’Occidente – o meglio, quel che resta di esso.