12,75€ 12,11€
Amore e guerra civile a Beirut, la città più cosmopolita del Mediterraneo. Un piccolo grande uomo è protagonista, eroe e vittima della guerra civile, di cui anche l’autore fu protagonista in un momento critico per il suo paese.
Amore e guerra civile a Beirut, la città più cosmopolita del Mediterraneo. Un piccolo grande uomo è protagonista, eroe e vittima della guerra civile, di cui anche l’autore fu protagonista in un momento critico per il suo paese.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878013049 |
---|---|
N° pagine | 170 |
Anno di pubblicazione | 2002 |
Traduzione di | Elisabetta Bartuli |
L’esodo dei gabbiani
Narratori arabi contemporaneiÈ il ritratto dell’Iraq durante l’epoca di Saddam Hussein. Vengono descritti episodi di crudeltà inaudita e di violenta repressione: tutto sotteso a spiegare i motivi che spingono Muhammad al-Hadi, uno dei protagonisti, a voler lasciare la propria patria, emulando così quei gabbiani che volano via al sopraggiungere dell’inverno. Le parole dell’autore diventano infuocati strali, atti d’accusa nei confronti di un regime dispotico e di una politica oppressiva che non lascia alcuno spiraglio di salvezza. La sua voce si leva forte, distinta, dalle battute di tutti i protagonisti che scelgono di opporsi alla violenza di questo fantomatico “padre”.
Schegge di fuoco
Narratori arabi contemporaneiUna città racchiusa in una dimensione spazio-temporale dai contorni non sempre definiti, dove il presente si intreccia al passato, la realtà al sogno, le speranze alle angosce, in un tenue dipanarsi di immagini fugaci. Così Ghitani dipinge gli affollati quartieri del Cairo in questi brevi ma appassionati racconti egiziani.
Se tu fossi un cavallo
Narratori arabi contemporaneiUna raccolta di racconti dove si mescolano temi antichi della letteratura araba, dimensioni fantastiche e spietate analisi psicologiche.
La porta della piazza
Narratori arabi contemporaneiNello scenario dell’intifada palestinese, vicende umane e destini di donne s’intrecciano nella storia di un quartiere, simbolo di una terra occupata. Nel 1996 l’autrice ha vinto il premio Alberto Moravia per la letteratura straniera.