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Il libro esamina la condizione dottrinale degli ultimi neoplatonici della Scuola di Atene e mostra l’effetto dirompente dell’Editto di Giustiniano che portò alla chiusura della celebre Istituzione. Tutto ciò impose il forzato esodo verso la Persia ai rappresentanti di questa antica sapienza. L’arrivo dei neoplatonici in Persia provocò una serie di conseguenze positive sul piano spirituale e persino rituale.
Il libro esamina la condizione dottrinale degli ultimi neoplatonici della Scuola di Atene e mostra l’effetto dirompente dell’Editto di Giustiniano che portò alla chiusura della celebre Istituzione. Tutto ciò impose il forzato esodo verso la Persia ai rappresentanti di questa antica sapienza. L’arrivo dei neoplatonici in Persia provocò una serie di conseguenze positive sul piano spirituale e persino rituale. Tuttavia, a poco a poco quasi tutti i neoplatonici tornarono in Occidente e continuarono il loro insegnamento millenario in scuole di alto livello speculativo. In Oriente i neoplatonici ebbero significativi scambi con le élites nestoriane, mazdee e in certi casi persino con alcuni manichei, ma il momento più significativo di questa straordinaria vicenda fu l’arrivo ad Harra¯n. Qui, per secoli, i neoplatonici alimentarono autorevolmente l’importante tradizione sacra della comunità sabea, che vide anche l’apporto dell’Ermetismo, dei culti astrali caldei e di forme rituali di antichissima origine.
Per la prima volta in Italia, il libro spiega in modo articolato non solo le dottrine che sostanziavano questa straordinaria e poco conosciuta forma tradizionale, ma anche i loro rituali di realizzazione spirituale, vere e proprie tecniche meditative che sotto molti aspetti sembrano potersi accostare a quelle elaborate in contesti religiosi molto sofisticati come quelli indù o estremo-orientali.
Nuccio D’Anna si occupa di simbolismo, dottrine spirituali e storia delle religioni. Ha scritto oltre duecento fra libri, studi scientifici, articoli divulgativi e relazioni pubblicate negli Atti dei tanti Convegni ai quali ha partecipato. È membro della Società Italiana di Storia delle Religioni (SISR) e da sette anni dirige la rivista trimestrale di religioni, simbolismo e spiritualità “Atrium”. Alcuni dei suoi libri più recenti hanno esaminato il mondo classico: Il Gioco Cosmico. Tempo ed eternità nell’antica Grecia (20062); Publio Nigidio Figulo. Un pitagorico a Roma nel 1. secolo a.C. (2008); Da Orfeo a Pitagora. Dalle estasi arcaiche all’armonia cosmica (2011); Sapienza sacra ed esperienze estatiche. L’aurora della Grecia (2014); Le radici sacre della monetazione (2017). Per i tipi di Jouvence ha pubblicato: La profezia di Virgilio. Il fanciullo divino e il mistero della IV egogla (20183).
Numerosi anche i suoi libri che esaminano le correnti mistiche del Medioevo: La sapienza nascosta. Linguaggio e simbolismo in Dante (2001); Il segreto dei trovatori. Sapienza e poesia nell’Europa medievale (2005); Il Santo Graal. Mito e realtà (2009); Il cristianesimo celtico. I pellegrini della luce (2010); Melkitsedek. Il mistero di una figura biblica (2014); Guglielmo IX, Duca d’Aquitania. I fondamenti esoterici della poesia provenzale (2019).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878017665 |
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N° pagine | 216 |
Anno di pubblicazione | 2020 |

Le muse ermetiche
Sophia“L’esoterismo è parte integrante del patrimonio culturale delle società occidentali. Essendo la letteratura espressione diretta della cultura di un’epoca, ne deriva che questa e il pensiero esoterico debbano necessariamente entrare in contatto in qualche momento del loro sviluppo storico. Nel periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento si ebbe in Italia un intreccio particolarmente fecondo tra questi due rami dell’albero della conoscenza umana, i cui frutti diedero nuova energia al rinnovamento culturale in atto sulla penisola. Questo lavoro si inserisce in quel filone di studi sull’esoterismo occidentale il cui scopo è chiarire i rapporti esistenti tra l’occultismo e la letteratura italiana, in questo caso specifico tra XIX e XX secolo. In questo periodo, infatti, l’interesse per la dimensione occulta della realtà da parte di autori e intellettuali (tra cui spiccano i nomi di Pirandello, D’Annunzio, Pascoli, Capuana, Fogazzaro, Onofri ecc.) non fu solo una moda passeggera o un fenomeno di importanza marginale, ma il segno evidente di un interesse profondo e tale da influenzare in modo significativo la loro produzione letteraria e la cultura del tempo.”

Un visionario lucido. Pagine per una teoria poetica
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Specchio di perfezione
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