La grande opera di Giuseppe Arcimboldo
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Giuseppe Arcimboldo è un artista che nei secoli ha conosciuto momenti alterni di notorietà e oblio. La sua riscoperta parte ora da una domanda certamente insolita: fu alchimista? Artista eclettico e cosmopolita, visse la Milano del tardo Rinascimento e la Praga misteriosa dell’Imperatore Rodolfo II. Nelle sue opere confluiscono nozioni di biologia, di astrologia e astronomia, cabalistiche, sufi, gnostiche, cosmologiche e naturalmente alchemiche.
Giuseppe Arcimboldo è un artista che nei secoli ha conosciuto momenti alterni di notorietà e oblio. La sua riscoperta parte ora da una domanda certamente insolita: fu alchimista? Artista eclettico e cosmopolita, visse la Milano del tardo Rinascimento e la Praga misteriosa dell’Imperatore Rodolfo II. Nelle sue opere confluiscono nozioni di biologia, di astrologia e astronomia, cabalistiche, sufi, gnostiche, cosmologiche e naturalmente alchemiche. La sua grande opera è un progetto imponente, che si sviluppa lungo dieci dipinti nell’arco di una vita, al fine di perpetuare quella fiammella alla quale ogni autentico cercatore si dona anima e corpo.
Aldo delle Rose, lo pseudonimo con cui si firma l’autore, è nato a Pavia e svolge l’attività di analista finanziario. Da diversi anni segue Andrea Zucconi e Guido Buffo, studiando e approfondendo la via alchemica.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878016477 |
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N° pagine | 436 |
Anno di pubblicazione | 2019 |
RC-Progetto Repubblica Ceca (progetto.cz), 8 giugno 2019
“Novità editoriali: La grande opera di Giuseppe Arcimboldo”
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Orfeo sconsacrato
SophiaChi era Orfeo? Il marito innamorato, il poeta eccelso che tenta di strappare alla morte la sua amata Euridice e viene sconfitto; così risponderebbero giustamente molti lettori. Eppure il citaredo più famoso del mondo antico indossò svariate vite nel corso dei secoli, la gran parte delle quali sommerse dalla nota vicenda che lo vide protagonista. Il saggio di Danilo Laccetti ripercorre con piglio narrativo le molteplici trasformazioni della figura di Orfeo, un viaggio affascinante a partire dalla “foce”, ovverosia l’età augustea, quando Virgilio e Ovidio sigillarono il mito nella forma a noi più nota.

L’omosessualità nella Grecia antica
SophiaL’introduzione del giudizio morale, “nemico mortale della scienza”, in passato ha viziato lo studio dell’omosessualità greca. Scopo di questo libro è descrivere quei fenomeni propri del comportamento e della sensibilità omosessuale che possiamo riscontrare nell’arte e nella letteratura greca tra l’VIII e il II secolo a.C. Senza farsi abbagliare da alcun pregiudizio, ci fa comprendere entro quali limiti il rapporto omosessuale fosse condannato e in quali ambiti fosse permesso, se non incoraggiato. Dai dialoghi di Platone alle commedie di Aristofane, dalla pittura vascolare ai graffiti, L’omosessualità nella Grecia antica ci fa riscoprire e apprezzare la concezione greca dell’amore, della bellezza e della virilità.

La profezia di Virgilio
SophiaNelle Bucoliche, una delle opere più rappresentative del mondo poetico virgiliano, e in particolare nella IV egloga, ritroviamo quella profezia del fanciullo divino che tanto ha reso celebre Virgilio e che per la tradizione cristiana altro non indicava che la nascita e la missione di Cristo. Ma di chi parlava veramente Virgilio? Chi è il “fanciullo divino”?

L’arte del fuoco
Sophia“L’incontro dell’uomo con l’Alchimia è inesplicabile. Più che la curiosità o le qualità del singolo, nel cammino del neofita verso l’Arte è il maestro a rappresentare l’elemento chiave di un destino ancora non scritto. È raro che chi operi al forno riesca a definire compiutamente il perché abbia intrapreso la Via. […] Fatto è che non si diventa alchimisti per aver seguito un corso regolare di studi o per iter professionale, ma per vocazione. ‘La ricerca alchemica’, scrive Canseliet al riguardo, ‘si impone come un bisogno naturale che è impossibile frenare. Si installa esattamente con tutte le candide caratteristiche della vocazione’… E la vocazione, si sa, è inesplicabile. Non presuppone motivi.”
D. Ruinetti