18,00€ 17,10€
Il Rinascimento è stato un punto di svolta rivoluzionario per la storia della musica. Molti strumenti musicali del tempo sono utilizzati ancora oggi nella loro veste moderna, ma è da quel periodo storico che traggono la loro remota e misteriosa origine. Emanuel Winternitz argomenta e dimostra appassionatamente come sia necessario affidarsi alle testimonianze che troviamo in affreschi e dipinti per scoprire il modo in cui si è evoluto l’impiego dei più importanti strumenti musicali.
Il Rinascimento è stato un punto di svolta rivoluzionario per la storia della musica. Molti strumenti musicali del tempo sono utilizzati ancora oggi nella loro veste moderna, ma è da quel periodo storico che traggono la loro remota e misteriosa origine. Emanuel Winternitz argomenta e dimostra appassionatamente come sia necessario affidarsi alle testimonianze che troviamo in affreschi e dipinti per scoprire il modo in cui si è evoluto l’impiego dei più importanti strumenti musicali. Da Gaudenzio Ferrari a Raffaello, da Tiziano a Filippino Lippi, fino alla scuola dei Fiamminghi. Queste opere si rivelano dunque una fonte preziosa di informazioni sugli strumenti – quali la cetra, la citola, il liuto, la lira da braccio -, sulle tecniche con cui erano costruiti e sui problemi che ponevano all’esecutore. Attraverso un’analisi puntuale, Winternitz ci consegna un’interpretazione globale sull’impiego simbolico che i pittori facevano dei vari strumenti. Il volume può dunque essere letto come una guida immaginifica all’arte e al pensiero del Rinascimento, un capolavoro assolutamente originale e unico di iconografia musicale.
Emanuel Winternitz (Vienna, 4 agosto 1898 – New York, 20 agosto 1983) è stato un professionista museale di origine austriaca che è diventato il primo curatore del Dipartimento degli strumenti musicali del Metropolitan Museum of Art di New York.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878017542 |
---|---|
N° pagine | 284 |
Anno di pubblicazione | 2020 |

Giuseppe Sammartini
SophiaSeguire le orme del grande oboista e compositore Giuseppe Sammartini, milanese espatriato nella Londra handeliana, significa ricostruire i frammenti di una vita ingiustamente nascosta dal passare del tempo, e nel contempo addentrarsi in altri ambiti che la musicologia ha solitamente trascurato. Giuseppe non fu il fratello meno noto di Giovanni Battista, e finché visse era vero il contrario. Londra, capitale musicale sacrificata ai fasti di Parigi o Vienna, fu in realtà la culla della moderna concezione della fruizione musicale. Il concerto per organo inglese non fu solo un capriccio di Händel, ma il ponte verso il nuovo universo della musica da camera. Su tutto questo vegliò la neonata massoneria moderna, autentico motore di diffusione di nuovi modi e contenuti musicali.

Quetzalcoatl. Il serpente piumato
SophiaAncor prima degli Aztechi in Messico esisteva una civiltà progredita artefice di tutto questo. È a partire dal rinvenimento di arredi sacri e dipinti murali, compiuti durante i suoi innumerevoli scavi, che Laurette Séjourné inizia uno studio approfondito di questa civiltà, basandosi anche sull’analisi di racconti epici e testi dei cerimoniali.

Orfeo sconsacrato
SophiaChi era Orfeo? Il marito innamorato, il poeta eccelso che tenta di strappare alla morte la sua amata Euridice e viene sconfitto; così risponderebbero giustamente molti lettori. Eppure il citaredo più famoso del mondo antico indossò svariate vite nel corso dei secoli, la gran parte delle quali sommerse dalla nota vicenda che lo vide protagonista. Il saggio di Danilo Laccetti ripercorre con piglio narrativo le molteplici trasformazioni della figura di Orfeo, un viaggio affascinante a partire dalla “foce”, ovverosia l’età augustea, quando Virgilio e Ovidio sigillarono il mito nella forma a noi più nota.

Diventare Dea
SophiaIl rituale è una costante nella società umana, un elemento culturale di carattere universale che lega differenti popolazioni primitive in un intreccio di sotterranee somiglianze antropologiche.