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Il gusto si forma nei primi anni di vita: ecco servita una fonte inesauribile di suggerimenti, indicazioni pratiche e fantasie culinarie per soccorrere quei “cuochi”, già mamme e papà ma non ancora chef, che vogliono soddisfare le esigenze dei loro piccoli “buongustai”. E come recita un vecchio detto: Buon appetito, piatto pulito!
Il gusto si forma nei primi anni di vita: ecco servita una fonte inesauribile di suggerimenti, indicazioni pratiche e fantasie culinarie per soccorrere quei “cuochi”, già mamme e papà ma non ancora chef, che vogliono soddisfare le esigenze dei loro piccoli “buongustai”. E come recita un vecchio detto: Buon appetito, piatto pulito!
Maria Vittoria Zambini Parmigiana doc, dopo una laurea in Lingue e Letterature Straniere inizia nel 2000 il suo personale viaggio intorno al mondo dell’enogastronomia come redattrice di note riviste di food (Buon Appetito, Mangiar Sano, La cucina di Casamia e RistorArte) e collabora con la rivista di viaggi TuttoTurismo. Giornalista professionista dal 2006 e socia di Freemedia dal 2012, oggi lavora come freelance e consulente per case editrici e siti internet.
RASSEGNA STAMPA:
Maria Teresa Melodia – “Il Corriere della Sera”, 29 gennaio 2016
“Se il babbo è uno chef: 100 piatti d’autore per i bambini” Leggi la recensione
mentelocale.it, 1 febbraio 2016
“Ricette per bambini? Ecco il libro Babbo Chef” Leggi la recensione
Elisa Poli – “D – La Repubblica”, 15 aprile 2016
“Babbo e chef: le ricette golose dei papà per i loro bambini” Leggi la recensione
Artù, dicembre 2016
“La storia di Spontini e gli chef di Don Perignon”
leggi la recensione
Informazioni aggiuntive
A cura di | Maria Vittoria Zambini |
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Anno di pubblicazione | 2015 |
Codice ISBN | 9788878015180 |
N° pagine | 220 |

Argotier
FinzioniArgotier: un saggio di letteratura comparata che ha come spunto emblematico il Louis-Ferdinand Céline innovatore ‘argotico’ del linguaggio letterario posto a confronto con altri autori e con le vicende storiche novecentesche riflesse nel nostro tempo. Céline non è quel tipo di romanziere che narrando dimentica se stesso. Piuttosto, valorizzando in funzione stilistica le possibilità espressive del linguaggio, i neologismi e gli argotismi, le assonanze o gli echi prodotti dalle parole, egli vuole attirare i lettori dentro la propria soggettività delimitatrice dell’orizzonte d’un reale che lo stesso autore – velleitario ideologo e imperfetto politico, moralista paradossale, filosofo anomalo e mistico ateo, ma, alla fine, scrittore inarrivabile – non affabula bensì “presenta” a tutto tondo.

Imparo gli scacchi
FinzioniUn vademecum per chi desidera imparare e migliorarsi fino ad arrivare alle competizioni agonistiche. Dalle mosse base all’analisi di posizioni classiche e delle partite giocate dai campioni di ogni tempo, passando per le varie fasi della partita: apertura, medio gioco, finale.

La gerarchia di Ackermann
FinzioniFra le stregate geometrie di Longo, che congiungono Trieste e Budapest, l’Europa e il Mondo, scorre un fiume impetuoso di ricordi che sgorgano dai sedimenti limacciosi del tempo: un enigmatico plico giunto dall’Ungheria fa tornare alla mente del matematico triestino Guido Marenzi una storia d’amore e di follia che ha vissuto a Budapest vent’anni prima e dalla quale è uscito spezzato.

Scaccomatica. I conti della Regina.
FinzioniIl vero scacchista è un abile calcolatore che per vincere deve saper prevedere almeno una mossa in più dell’avversario. Capacità di calcolo analoghe sono alla base della matematica, tanto che secondo alcuni studiosi gli scacchi sarebbero nati e si sarebbero sviluppati proprio attraverso la matematica. E “Scaccomatica” sia, dunque! La scacchiera diventa un paese delle meraviglie infinitesimale…tendente all’infinito, nel quale l’autore, prendendo spunto dalle mosse dei diversi pezzi e dalle geometrie non sempre euclidee del “campo di battaglia”, ci accompagna in un viaggio fra leggende e teoremi, cenni storici e calcoli fantastici. Il lettore è sfidato in un continuo gioco sul gioco, dalle quattro operazioni elementari fino ai numeri progressivamente elevati dell’albero delle varianti, o alla stima probabilistica del valore dei pezzi. E questi, via via, inducono ad aggirarsi fra concetti affascinanti come i quadrati magici, il triangolo di Tartaglia, i numeri triangolari, la sequenza e i conigli di Fibonacci, la spirale aurea, la circolarità del cavallo, il problema delle “otto regine non interagenti”, e tanti altri: una progressione cognitiva che può essere di svago, a casa, o materia di studio, nelle scuole.