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Un borghese di buona famiglia e fresco di laurea in diritto, con importanti relazioni sociali: la vita di Enrico Cernuschi sembra quella di molti giovani del suo tempo, se non fosse che presto prende una piega davvero straordinaria. Si lega alla storia segreta dell’Unità d’Italia, alla fondazione di una grande banca e alla storica istituzione di assistenza milanese “Martinitt”, di cui fu forse il più grande benefattore. Dalle Cinque Giornate di Milano alla fondazione del Museo Cernuschi di Parigi, la vita straordinaria del banchiere filantropo, patriota, è un susseguirsi di colpi di scena, scalate economiche e grandi gesti di generosità per il proprio Paese e il proprio popolo.
Un borghese di buona famiglia e fresco di laurea in diritto, con importanti relazioni sociali: la vita di Enrico Cernuschi sembra quella di molti giovani del suo tempo, se non fosse che presto prende una piega davvero straordinaria. Si lega alla storia segreta dell’Unità d’Italia, alla fondazione di una grande banca e alla storica istituzione di assistenza milanese “Martinitt”, di cui fu forse il più grande benefattore. Dalle Cinque Giornate di Milano alla fondazione del Museo Cernuschi di Parigi, la vita straordinaria del banchiere filantropo, patriota, è un susseguirsi di colpi di scena, scalate economiche e grandi gesti di generosità per il proprio Paese e il proprio popolo.
Antonella Gazzetta, laureata in Scienze e Tecniche della Comunicazione all’Università dell’Insubria di Varese dove vive e lavora. Le piacciono le storie: ma le storie quelle vere! Affascinata dallo scalpiccio dei bambini,figli di tutti e di nessuno che si sono prodigati tra innumerevoli difficoltà pur di riscattarsi dalle loro origini sociali.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2016 |
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Codice ISBN | 9788878015432 |
N° pagine | 240 |
Dove finisce il mondo
HistoricaUn saggio affascinante per immergersi nel mondo concepito dai Greci e dai Romani ed esplorarne i limiti e i conseguenti riflessi sul modo di pensare.
Irene, imperatore di Bisanzio
HistoricaIrene di Bisanzio, unica donna ad assumere il titolo imperiale maschile, è conosciuta soprattutto per aver sconfitto l’iconoclastia, riportando la Chiesa d’Oriente in comunione con tutte le altre. Per questa ragione venne proclamata Santa e ricordata come colei che salvò l’unità del mondo cristiano.
Donne al lavoro nell’Italia e nell’Europa medievali (secoli XIII – XV)
HistoricaSi è sempre detto, e la maggior parte degli scritti sull’argomento non si stanca di ripeterlo, che le donne nel Medioevo lavoravano, ma lavoravano in casa, tessendo e filando, magari alla luce di una candela ricordando il passato, come ce le dipinge in una lirica Ronsard. Potevano al massimo aiutare il marito nella sua attività, e proseguirla se vedove, ma erano retribuite meno rispetto agli uomini e incapaci di sopravvivere col proprio lavoro. Tutto questo secondo l’opinione tradizionale, viziata da preconcetti e da schemi attuali proiettati sul passato.
Di buoni costumi
HistoricaSi ripercorrono certi tratti della letteratura medica che, lungo tutto l’Ottocento e per gran parte del Novecento, quando entrava nella spiegazione della sessualità si impaludava in ambiguità e ristagnava in vecchie posizioni scientifiche, agendo con effetti visibili sul senso comune. Considerando la forza convincente del pensiero scientifico e senza ignorare che ancora oggi gli si consente di istruirci su certe “verità”, si spiega il determinarsi di concetti clinici che davano etichette di patologia a gran parte dei comportamenti sessuali non convenzionali, incasellati in definizioni diverse, non sempre scevri da implicazioni di carattere morale. Si delinea bene il ruolo della medicina nell’indirizzare il pensiero comune sulla sessualità normale e anormale.