I miei tredici anni in Cina
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Il libro estrapola, dalla lunghissima relazione di Matteo Ripa (mille pagine) infarcita di particolari tecnici, quelle che sono descrizioni impagabili delle persone e dei luoghi incontrati durante il suo viaggio verso la Cina, e soprattutto dei tredici anni che trascorse alla corte dell’imperatore Kangxi. Sono descrizioni che portano molta attenzione al lato umano, tolgono l’imperatore Kangxi, uno dei più famosi della storia della Cina, dal trono e lo avvicinano come essere umano alla vita.
Il libro estrapola, dalla lunghissima relazione di Matteo Ripa (mille pagine) infarcita di particolari tecnici, quelle che sono descrizioni impagabili delle persone e dei luoghi incontrati durante il suo viaggio verso la Cina, e soprattutto dei tredici anni che trascorse alla corte dell’imperatore Kangxi. Sono descrizioni che portano molta attenzione al lato umano, tolgono l’imperatore Kangxi, uno dei più famosi della storia della Cina, dal trono e lo avvicinano come essere umano alla vita.
Matteo Ripa (1682-1746), fu missionario pontificio in Cina durante il regno dell’imperatore Kangxi, sovrano illuminato della Dinastia Qing. Presso la corte di Pechino svolse l’attività di incisore e pittore. Le sue bellissime incisioni della villa dell’imperatore a Gehol si trovano ora al National Palace Museum di Taipei. Rientrato in Italia fondò a Napoli il Collegio dei cinesi (1732), in seguito divenuto l’Istituto universitario orientale. Il suo diario, redatto nel corso della permanenza alla corte imperiale, rappresenta una testimonianza preziosa della storia della Missione.
Informazioni aggiuntive
A cura di | Valentino Castellazzi |
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Anno di pubblicazione | 2017 |
Codice ISBN | 9788878015616 |
N° pagine | 168 |