Hannah Arendt
30,00€ 28,50€
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878013179 |
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N° pagine | 378 |
Anno di pubblicazione | 2002 |
Codice ISBN | 9788878013179 |
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N° pagine | 378 |
Anno di pubblicazione | 2002 |
In dialogo con Maurizio Ferraris, l’autore prende posizione sul cosiddetto Nuovo Realismo, ripensandolo in forma di progetto. A partire dal dibattito mediatico creatosi attorno a questa nuova corrente di pensiero, Luca Taddio spiega la genesi della sua presa di posizione teorica attraverso un breve spaccato autobiografico che inizia in via del Lazzaretto Vecchio a Trieste, nei primi anni Novanta, tra il dipartimento di filosofia e quello di psicologia.
È necessario – hanno detto Benjamin e Adorno – guardare le cose come si presenterebbero dal punto di vista della redenzione, che mette in luce le fratture e le crepe del mondo.
Il filo d’Arianna che unisce le sei conversazioni con Francesco Alberoni ci guida a una riflessione sui cambiamenti che stanno interessando le relazioni d’amore. Oggi la coppia si forma in totale libertà, senza freni né vincoli, senza costrizioni da parte della famiglia e delle leggi. Il declino del paradigma patriarcale, che ha dettato le regole per oltre duemila anni, sta lasciando emergere nuove modalità di relazione, non ancora codificate e più instabili dove il vecchio si scontra con il nuovo e con il bisogno interiore di un vero amore. L’intervista, realizzata da Cristina Cattaneo, è anche un’occasione per far incontrare la psicologia, che si occupa più delle patologie dell’amore, e la teoria di Alberoni, che ne ha indagato gli aspetti positivi e vitali; tra la spinta del mondo di oggi all’individualismo e la naturalità della coppia che tende sempre a riformarsi.
Questo lavoro di ricerca si porta all’interno dell’opera di Simone Weil con l’intenzione di rispettarne, e soprattutto di esaltarne, il legame fra mistica ed esistenza, scavando fra i caratteri peculiari di quest’autrice. Tutta l’opera di Simone Weil è infatti engagée, volta a riunire, sin dalla sua stessa continuità di vita e pensiero, teoria e prassi nell’originaria sensibilità del logos. Simone Weil tende a ricomporre mistica e filosofia, proprio come per la teoria e la prassi, nella stessa percezione del mistero che fa capo alla sensibilità del logos, lungo quella linea che la condurrà a supporre un unico fondamento per il bisogno di credere e il desiderio di sapere.