20,00€ 19,00€
Fra le stregate geometrie di Longo, che congiungono Trieste e Budapest, l’Europa e il Mondo, scorre un fiume impetuoso di ricordi che sgorgano dai sedimenti limacciosi del tempo: un enigmatico plico giunto dall’Ungheria fa tornare alla mente del matematico triestino Guido Marenzi una storia d’amore e di follia che ha vissuto a Budapest vent’anni prima e dalla quale è uscito spezzato.
Fra le stregate geometrie di Longo, che congiungono Trieste e Budapest, l’Europa e il Mondo, scorre un fiume impetuoso di ricordi che sgorgano dai sedimenti limacciosi del tempo: un enigmatico plico giunto dall’Ungheria fa tornare alla mente del matematico triestino Guido Marenzi una storia d’amore e di follia che ha vissuto a Budapest vent’anni prima e dalla quale è uscito spezzato. Imprigionato tra la morsa dell’eros e quella del destino, accompagnato da personaggi elusivi, dalla musica greve del Castello di Barbablù e dal pensiero ossessivo della morte, Guido ripercorre per ventiquattr’ore quella lontana vicenda, e dal lavorio della memoria emerge trasformato. Sul finire del giorno, si sente pervaso da una mitigata speranza: liberandosi dal groviglio di esaltazione e di dolore che l’ha rinchiuso, vede comparire un mondo diverso, più dolce e placato.
Giuseppe O. Longo, professore emerito di Teoria dell’informazione all’Università di Trieste. S’interessa della comunicazione in tutte le sue forme. In particolare si occupa di teoria dell’informazione, di epistemologia, di roboetica, di intelligenza artificiale e delle conseguenze socioculturali delle tecnologie della mente. Tra i suoi libri ricordiamo: Il nuovo Golem. Come il computer cambia la nostra cultura (2003) e Il simbionte. Prove di umanità futura (2013). Apprezzato scrittore, ha pubblicato tre romanzi e dieci raccolte di racconti. Per Jouvence è uscito Antidecalogo (2015).
Cristina Benussi – “Il Piccolo”, 31 dicembre 2016
“Nella sua Gerarchia, Giuseppe O. Longo annega la memoria”
leggi la recensione
Gianni Zanarini – cittadellascienza.it, 31 gennaio 2017
“La gerarchi di Ackermann”
leggi la recensione
Gianni Zanarini – scienzainrete.it, 17 febbraio 2017
“La gerarchia di Ackermann”
leggi la recensione
Luisella Pacco – “Ponte Rosso”, febbraio 2017
“Rileggere la Gerarchia di Ackermann”
leggi la recensione
Cosimo Argentina – “Avvenire”, 23 aprile 2017
“Il grande romanzo dell’esistenza tra scienza e mistero”
leggi la recensione
Roberto Gilodi – doppiozero.it, 5 maggio 2017
“La gerarchia di Ackermann”
leggi la recensione
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2016 |
---|---|
Codice ISBN | 978887801542 |
N° pagine | 368 |
Oltre le mura di Baghdad
FinzioniRichard Schwan è un giovane giornalista del New York Times e un inviato di guerra. Prima freelance, mestiere di libertà, ora embedded, mestiere di dipendenza. Un viaggio che inizia e finisce a New York e che passa per Los Angeles, Istanbul, Baghdad, Roma e Bamberg, attraversando carriera, amicizia, guerra e amore. La ricerca di ideali quali verità e libertà, vissuti e rinnegati dinanzi agli orrori della guerra, la ricerca dell’anima che si fa ricerca di sé, hanno fatto di Oltre le mura di Baghdad un romanzo eroico di formazione.
I vizi capitali
FinzioniRipartiti in sette capitoli corrispondenti ai vizi capitali elencati dalla dottrina cattolica, questi venti racconti confermano la raffinata capacità dell’autore di mettere in scena, con tinte ora drammatiche ora fantastiche ora tragicomiche, un ampio ventaglio di personaggi, situazioni, vicende.
Nuove meraviglie dell’impossibile
Finzioni“La fantascienza ha la stessa sostanza delle fiabe e dunque va analizzata come, per esempio, Vladimir Propp analizza la fiaba, Joseph Campbell e Mircea Eliade le narrazioni mitiche, che sono le radici delle fiabe, Carl Gustav Jung i sogni, che dei miti sono la proiezione interiore, Géza Róheim le conseguenze sociali e culturali dei sogni, che sono riflessi dei miti collettivi, e infine come due autori quali René Guénon e Julius Evola hanno rivalutato la leggenda e la fiaba tradizionali in base al concetto di sacro.“
Il libro dei gatti immaginari
FinzioniQuesto omaggio ai felini ci viene da ben 25 autori italiani diversi, con storie espressamente richieste e scritte appositamente per l’iniziativa, e tutti, ovviamente, gattofili. Narrazioni, le loro, in cui il gatto è il reale protagonista, palese o segreto, non solo, ma anche efficace e positivo, indipendentemente dalla sua sorte personale.