Il potere al plurale
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Il testo inizia prendendo in esame le premesse del pensiero politico medievale, che affondano le loro radici ancora prima del periodo tradizionalmente definito Medioevo, in particolare nella prassi e nella riflessione del cristianesimo. Ne illustra i primi esiti nel laboratorio dell’età carolingia, per poi passare alla parte più consistente dell’opera, divisa in tre periodi: il primo dalla riforma dell’XI secolo alla metà del XIII, il secondo dalla metà del Duecento alla metà del Trecento, il terzo da metà Trecento a metà Quattrocento. Non si tratta di una distinzione arbitraria o di comodo, ai soli fini di articolare l’esposizione. Vuole invece segnare continuità e fratture, tanto nei contesti istituzionali quanto nei percorsi delle teorie.
Il testo inizia prendendo in esame le premesse del pensiero politico medievale, che affondano le loro radici ancora prima del periodo tradizionalmente definito Medioevo, in particolare nella prassi e nella riflessione del cristianesimo. Ne illustra i primi esiti nel laboratorio dell’età carolingia, per poi passare alla parte più consistente dell’opera, divisa in tre periodi: il primo dalla riforma dell’XI secolo alla metà del XIII, il secondo dalla metà del Duecento alla metà del Trecento, il terzo da metà Trecento a metà Quattrocento. Non si tratta di una distinzione arbitraria o di comodo, ai soli fini di articolare l’esposizione. Vuole invece segnare continuità e fratture, tanto nei contesti istituzionali quanto nei percorsi delle teorie. Trattandosi di un profilo, gli autori hanno volutamente rinunciato a tematizzare il pur vivace dibattito tra gli studiosi; gli approfondimenti sono demandati a un percorso di studio e indagine ulteriore, al quale le indicazioni bibliografi che intendono servire da introduzione.
Roberto Lambertini (Cento 1958) è professore di Storia medievale presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Macerata, dove insegna anche Storia del pensiero politico medievale. Specialista della storia intellettuale del tardo Medioevo, è autore di numerosi studi sulle teorie politiche medievali e sulla storia degli ordini mendicanti. Tra questi: Apologia e crescita dell’identità francescana (1255-1279) (1990); La povertà pensata (2000), oltre a saggi sulla ricezione della Politica di Aristotele nel Medioevo e sulla relazione tra teoria della povertà religiosa e pensiero politico. Con M. P. Alberzoni ha curato il volume Autorità e consenso (2017).
Mario Conetti (Trieste 1970) insegna Storia medievale all’Università dell’Insubria (Como-Varese). Studioso di storia delle istituzioni e delle idee giuridiche e politiche del basso Medioevo e delle culture esoteriche, è autore di numerosi saggi e di tre volumi: L’origine del potere legittimo (2004), Responsabilità e pena: un tema etico nella scienza del diritto civile (secoli XIII-XIV) (2011), Economia e diritto nel Trecento (2017).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878016576 |
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N° pagine | 222 |
Anno di pubblicazione | 2019 |
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