I fantasmi delle donne vittoriane
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“Improvvisamente lanciai un grido e mi ritrassi, troppo sconvolta per mantenere il controllo: dal profondo della massa del fogliame mi fissavano, luminosi e pieni di uno strano, terrificante bagliore, due occhi immensi. Li vidi distintamente. Li vidi muoversi e scintillare mentre svanivano nell’oscurità. Quando furono scomparsi completamente, mi sentii raggelare in tutto il corpo. Tremavo, ero in preda al più orrendo senso di paura.”
La ragione ha sempre avuto il bisogno di allontanare il rischio di vedere scossi i propri fondamenti, di sentire le proprie radici affondare nel magma della paura. Un timore verso il quale l’Ottocento nutre la più grande ambivalenza. Metafore di istanze irrisolte, i suoi fantasmi sono testimoni di paure tutt’altro che chiarite. Le fantasie femminili che hanno dato vita ai racconti di questa raccolta sono quelle più affollate di fantasmi, che però non minacciano le regole della società, ma le eludono. Il fantasma, che abita l’interieur, è un ritorno del rimosso; il suo spazio sussiste tra la sua tendenza a mostrarsi e la sua impossibilità a dichiararsi veramente. È sinonimo di una comunicazione impossibile, condannata a non superare mai i confini dell’illusorio.
Julia Anne Curtis Ann Radcliffe Mary W. Shelley Elizabeth C. Gaskell Margaret Oliphant Amelia B. Edwards Mary Elizabeth Braddon George Eliot E. Henry Wood Elizabeth T. Meade
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2024 |
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Codice ISBN | 9791256220212 |
N° pagine | 286 |