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Scrivere oggi sul tema della sessualità nei paesi arabi è cosa comune, ma riuscire a farne un piccolo capolavoro, in cui tutto è detto senza veli ma con garbo e ironia, come ha fatto Rashid Daif, è raro. Da una parte c’è Rashud, un conservatore tradizionalista che cerca a suo modo di combattere la globalizzazione, e sua moglie dall’altra. In mezzo, il loro matrimonio che si consuma in una società in cui sono evidenti le lacerazioni familiari, sociali e ideologiche.
Scrivere oggi sul tema della sessualità nei paesi arabi è cosa comune, ma riuscire a farne un piccolo capolavoro, in cui tutto è detto senza veli ma con garbo e ironia, come ha fatto Rashid Daif, è raro. Da una parte c’è Rashud, un conservatore tradizionalista che cerca a suo modo di combattere la globalizzazione, e sua moglie dall’altra. In mezzo, il loro matrimonio che si consuma in una società in cui sono evidenti le lacerazioni familiari, sociali e ideologiche. E chi se ne frega di Meryl Streep! è un romanzo incentrato sul tema della sessualità, ma anche dell’amore, in cui questioni sociali legate a una certa tradizione araba e mediterranea – nella quale l’uomo non riesce a scrollarsi di dosso un esasperato machismo – vengono mordacemente messe in discussione grazie a una scrittura intrigante e delicata a un tempo.
Rashid Daif, nato a Zgharta nel 1945, è uno scrittore libanese conosciuto e apprezzato non solo nel proprio Paese, ma anche in Europa, dove molti suoi romanzi sono stati tradotti. In Italia è noto per un singolare romanzo autobiografico Mio caro Kawabata (1998). È professore di Letteratura araba all’Università di Beirut.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878016712 |
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N° pagine | 144 |
Anno di pubblicazione | 2019 |
Traduzione di | Palma d'Amico |

Il sorriso della Gioconda
FinzioniGli intrecci inaspettati, la versatilità dello stile e un umorismo raffinato e caustico non abbandonano mai queste pagine e ne costituiscono il tratto distintivo. Il sorriso della Gioconda e gli altri racconti qui raccolti rappresentano una tappa fondamentale nell’evoluzione dell’arte di Aldous Huxley, uno degli autori più universalmente conosciuti e apprezzati.

Wolf Messing
FinzioniLo strano personaggio di cui parla il libro è Wolf Messing. Paragnosta, sensitivo e veggente, la cui vicenda personale sarebbe rimasta confinata nell’ambito oscuro e banale del mondo dei circhi equestri e degli spettacoli sensazionalistici, se non fosse che, per le sue capacità straordinarie e il suo indubbio talento, venne a contatto con personaggi del calibro di Freud ed Einstein e il suo destino finì per incrociarsi con quello di Hitler e Stalin. “Se Hitler invade la Polonia, di lì a qualche anno morirà”, così disse. Hitler ne venne a conoscenza e mise una taglia di 200.000 marchi sulla testa di Messing per verificare l’attendibilità del veggente e sfruttare i suoi poteri. Messing cercò riparo in Unione Sovietica, dove fu Stalin a reclamarlo, catturato anch’egli dalla sua fama e intrigato dal modo in cui questo piccolo uomo avrebbe potuto aiutare l’Unione Sovietica.

La notte di Natale
FinzioniGià maestro del realismo, Gogol’ si distinse per la grande capacità di raffigurare situazioni satirico-grottesche, sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, con uno stile visionario e fantastico.
Pubblicato originariamente nel 1832, nel secondo volume della raccolta Veglie alla fattoria presso Dikan’ka, La notte di Natale è un racconto lungo ambientato in Ucraina durante il regno di Caterina II.

Il fornaio
FinzioniSergey si arruola tra i miliziani del Donbass e sparisce. Così inizia il viaggio ostile e gelido di Maksim, tra posti di blocco, sbronze, arresti, paesi devastati, una prima linea dura da digerire, bombardamenti, fame e delusioni.