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Sergey si arruola tra i miliziani del Donbass e sparisce. Così inizia il viaggio ostile e gelido di Maksim, tra posti di blocco, sbronze, arresti, paesi devastati, una prima linea dura da digerire, bombardamenti, fame e delusioni.
Boxe clandestina, guerra in prima linea e traffici illegali: tutto attraverso gli occhi di un fornaio. Maksim, figlio di una famiglia dell’est, è cresciuto a Palermo tra i pericoli della periferia e la guida del cugino Sergey, che è stato l’unico a credere nei suoi ideali rivoluzionari adolescenziali.
Mosso da questi stessi ideali, Sergey si arruola tra i miliziani del Donbass e sparisce. Così inizia il viaggio ostile e gelido di Maksim, tra posti di blocco, sbronze, arresti, paesi devastati, una prima linea dura da digerire, bombardamenti, fame e delusioni. Ma di Sergey non c’è l’ombra. Alcuni indizi portano Maksim a Parigi, proprio durante gli attentati terroristici che scuotono la Francia, ed è lì che incontra nuovamente la boxe del suo passato e trova delle lettere di Sergey. Gli ultimi indizi portano Maksim in Burkina Faso, per trovare un’altra rivoluzione e, con essa, altre delusioni.
Tra martiri e traffici clandestini Maksim giunge alla distruzione definitiva della figura di Sergey, in un incontro che sarà il crepuscolo di tutti gli ideali di quello che si riteneva solo un fornaio.
Lorenzo Giroffi, classe 1986. Nasce in provincia di Caserta, studia filosofia e poi giornalismo. Realizza documentari, libri e reportage per i quali vince premi internazionali. Segue le rivoluzioni in Tunisia e in Egitto, indaga sugli affari della camorra, sul trapasso istituzionale in Kosovo, sul conflitto lungo i confini di Iraq e Siria, sulle periferie londinesi, sulla guerra nel Donbass, sul golpe in Burkina Faso, sul mercato africano dell’oro clandestino e sulla crisi venezuelana. Lavora all’inchiesta “La seconda vita di Majorana”. Ha seguito lo stato d’emergenza in Francia e Belgio. Recentemente si è occupato delle vicende dei giovani boss di camorra e della battaglia di Mosul.
m.ton. – “Il Venerdì”, 30 marzo 2018
“In poche parole”
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Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2018 |
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Codice ISBN | 9788878015982 |
N° pagine | 272 |

Wolf Messing
FinzioniLo strano personaggio di cui parla il libro è Wolf Messing. Paragnosta, sensitivo e veggente, la cui vicenda personale sarebbe rimasta confinata nell’ambito oscuro e banale del mondo dei circhi equestri e degli spettacoli sensazionalistici, se non fosse che, per le sue capacità straordinarie e il suo indubbio talento, venne a contatto con personaggi del calibro di Freud ed Einstein e il suo destino finì per incrociarsi con quello di Hitler e Stalin. “Se Hitler invade la Polonia, di lì a qualche anno morirà”, così disse. Hitler ne venne a conoscenza e mise una taglia di 200.000 marchi sulla testa di Messing per verificare l’attendibilità del veggente e sfruttare i suoi poteri. Messing cercò riparo in Unione Sovietica, dove fu Stalin a reclamarlo, catturato anch’egli dalla sua fama e intrigato dal modo in cui questo piccolo uomo avrebbe potuto aiutare l’Unione Sovietica.

Pastorale del terrore
Finzioni“Pensavo al suono che avevo sentito diffondersi dalle profondità della cava, alle strane impronte nel fango, e adesso arrivava questa prova definitiva e assoluta su un mostro inimmaginabile, qualcosa di totalmente non terreno e spaventoso, che s’annidava nel cavo della montagna.”

Argotier
FinzioniArgotier: un saggio di letteratura comparata che ha come spunto emblematico il Louis-Ferdinand Céline innovatore ‘argotico’ del linguaggio letterario posto a confronto con altri autori e con le vicende storiche novecentesche riflesse nel nostro tempo. Céline non è quel tipo di romanziere che narrando dimentica se stesso. Piuttosto, valorizzando in funzione stilistica le possibilità espressive del linguaggio, i neologismi e gli argotismi, le assonanze o gli echi prodotti dalle parole, egli vuole attirare i lettori dentro la propria soggettività delimitatrice dell’orizzonte d’un reale che lo stesso autore – velleitario ideologo e imperfetto politico, moralista paradossale, filosofo anomalo e mistico ateo, ma, alla fine, scrittore inarrivabile – non affabula bensì “presenta” a tutto tondo.

Oltre il mondo
Fuori collana, Finzioni“Ascoltavo. Cosa c’era dietro la morte? In quel giardino c’era silenzio, e freddo. Era l’infanzia. Era il crepuscolo. Entrammo nella piccola chiesa. Vidi il cartello con la freccia ‘Ossario’. Teschi. Una sala circolare, a ollata di a reschi. Lei era già alla parete, allungava il dito da bambina oltre la grata e lo passava su un pezzo del mostruoso mosaico. Ne sentiva la fronte, forse liscia, forse gelida? Non lo so. Io non toccai. ‘È la prima volta che tocco un teschio!’ disse contenta, affascinata.”