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Dopo quasi un secolo di polemiche, è assodato che Dante arricchì la sua formazione intellettuale e la sua ispirazione grazie anche all’influsso della cultura islamica. Il libro, attraverso le voci di alcuni critici di primo piano (tra i quali spicca il nome della filologa Maria Corti), mostra i diversi aspetti di questo influsso, che nulla toglie alla grandezza dell’autore della Divina Commedia.
Dopo quasi un secolo di polemiche, è assodato che Dante arricchì la sua formazione intellettuale e la sua ispirazione grazie anche all’influsso della cultura islamica. Il libro, attraverso le voci di alcuni critici di primo piano (tra i quali spicca il nome della filologa Maria Corti), mostra i diversi aspetti di questo influsso, che nulla toglie alla grandezza dell’autore della Divina Commedia. Turbati dalle attuali follie criminali dei fondamentalisti islamici, tendiamo oggi a dimenticare, o più spesso ignoriamo, i profondi rapporti intercorsi fra la cultura occidentale e la ricchissima cultura arabo-islamica classica.
Cesare Capone è autore di saggi dedicati a vari argomenti culturali fra i quali I protagonisti del XX secolo, Uomini in cenere, Bismantova e la sua Madonna, D’Annunzio e l’estasi del volo, Gli arabi e l’Europa medievale, Napoli nel cuore e della raccolta di poesie Quel rosso sole. Dal 1975 al 2012 è stato caposervizio e inviato di Rizzoli Periodici e collaboratore del “Corriere della Sera”.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2015 |
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Codice ISBN | 9788878015067 |
N° pagine | 96 |
Piero Capone – L’Arena, 2 settembre 2021
“Dante e l’Islam quante analogie”
Leggi la recensione
La prima generazione Sufi
Volti d’Islam“Il mondo è una prigione per il credente e un paradiso per l’infedele.”
Du al-Nun
Samā’
Volti d’Islam“L’ascolto è di due tipi. Alcuni ascoltano le parole e ne traggono un ammonimento. Uomini simili ascoltano solamente in maniera discriminatoria e con il cuore presente. Altri, invece, ascoltano le melodie, che sono nutrimento dello spirito: quando lo spirito ottiene il suo nutrimento giunge alla sua stazione spirituale e abbandona il controllo del corpo, ed è allora che negli ascoltatori compaiono la commozione e l’agitazione.”
(Abū Bakr Muhammad al-Kālā-badhī, X secolo)
“Il samā‘ è purezza, gioia dell’anima, nutrimento dello spirito”
(attribuito a Sultan Walad, XIV secolo)
I Naqshbandī
Volti d’IslamLa Naqshbandiyya è attualmente uno degli ordini sūfī più diffusi nel mondo islamico, soprattutto nella sua parte orientale. In Turchia, Siria, Iraq, India, Pakistan, Indonesia e nell’Asia Centrale la presenza dell’ordine ha sempre avuto effetti concreti su vari aspetti della vita sociale, sulla formazione delle élite politiche, sull’educazione e soprattutto sulla vita spirituale di migliaia e migliaia di uomini e donne. La storia dell’ordine inizia con la nascita dell’Islam e continua durante i secoli fino ai tempi attuali; un tempo veniva chiamata Tariqa-yi Khwajagan, “La Via degli antichi maestri”, ma acquisisce il suo nome caratteristico dopo il magistero del grande santo di Bukhara Khwaja Baha’uddin Naqshband (m. 1389), che dotò l’ordine di regole precise e di una identità più definita.
Ideali e realtà dell’Islam
Volti d’IslamDa un punto di vista rigorosamente tradizionale, ma con un linguaggio semplice e accessibile, Ideali e realtà dell’Islam consente al lettore occidentale di immergersi, dall’interno, nella spiritualità islamica, nel suo complesso e sfaccettato universo di sensibilità e specificità.