18,00€ 17,10€
“È chiaro ed evidente che voler far passare delle leggi puramente umane per leggi e istituzioni soprannaturali e divine, è abuso, errore, illusione, menzogna e impostura; è certo che coloro che all’inizio le hanno inventate, si sono serviti del nome e dell’autorità di Dio solo ed esclusivamente per far accettare più facilmente tutte le leggi che essi volevano istituire.”
Jean Meslier
Pubblicato postumo nella Francia della metà del Settecento, Testamento di Jean Meslier è uno dei frutti più radicali dell’illuminismo. E se la vita del suo misterioso autore, ritenuto dal filosofo Michel Onfray “curato ateo, per di più rivoluzionario comunista e internazionalista, materialista integrale, edonista convinto, collerico patentato, vendicativo, bestemmiatore anticristiano, ma anche, e soprattutto, filosofo nel senso pieno e nobile del termine”, appare priva di eventi straordinari, davvero straordinaria è invece l’appassionata ed eversiva requisitoria della sua opera. Nel testamento spirituale del miscredente parroco di Etrépigny, infatti, Meslier non esita a esporre i fondamenti di una filosofia materialista e ateistica, invitando alla ribellione contro le strutture oppressive della società. La complicità tra il potere religioso e la società civile viene messa alla berlina, suggerendo che l’umanità debba liberarsi dalle catene imposte dalle autorità. Eppure, nonostante le invettive, nella dottrina atea di Meslier sono presenti i principi del cristianesimo primitivo, quelli dell’uguaglianza e della comunità dei beni; ci sono, insomma, gli elementi essenziali del messaggio evangelico sia pure nell’interpretazione più rivoluzionaria.
Jean Meslier (Mezerny, Ardenne, 1664 – Étrépigny, Champagne, 1729), filosofo tra i più singolari dell’età moderna, ispirò con la sua opera i materialisti del Settecento, Voltaire e i pensatori socialisti dell’Ottocento.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2025 |
---|---|
N° pagine | 260 |
A cura di | Itala Tosi Gallo |