14,00€ 13,30€
“La dimensione sacrificale è il nucleo magico attorno al quale si configurano le religioni. Esperienza fondamentale del sacro è l’uccisione di vittime. L’homo religiosus agisce e diventa conscio di sè in quanto homo necans. Compiere un atto sacrificale è un ‘agire’ su di un piano invisibile, intersecare una realtà ‘altra’. In questa prospettiva vanno inseriti i sacrifici di fondazione: una casa, un ponte, un argine, dureranno solo se sotto giace una vita soppressa.”
C’è un sottile filo occulto che lega le pratiche magiche antiche, medievali e rinascimentali al terrorismo dei cosiddetti “Anni di piombo”. Una visione del tutto fatta di corrispondenze speculari, partendo dal mitico Zoroastro, attraversando le diaboliche magie di Cecco d’Ascoli (1269-1327), sino a giungere alla tragedia del rapimento Moro. La specificità della magia è da ricercarsi nella strana mistione di elementi cosmologici ed “esistenziali”, astrologici e “necromantici”. Da un punto di vista etimologico, la “necromanzia” era la divinazione praticata attraverso gli spiriti dei morti, un vocabolo che si può leggere in parallelo a “negromanzia”, più consueto in ambito medievale per indicare quella magia in cui si faceva ricorso all’ausilio dei demoni. Cecco d’Ascoli spiegava che “il medico senza le stelle e il negromante senza le ossa dei morti, erano come un’immagine non vivificata dagli spiriti”. Un’immagine che richiama alla mente gli scenari dell’antica Tessaglia, dove si narra vivessero gli antichi necromanti; degli stregoni chiamati “evocatori di anime” (psychagogoi) i quali con un certo tipo di purificazioni e incantesimi rendevano visibili oppure allontanavano spettri e fantasmi. I morti perseguitano i vivi. Li rimordono – di un morso segreto, letale e ripetuto. Ogni ordine autonomo si costituisce in virtù di ciò che elimina, producendo un residuo condannato all’oblio. C’è un potere di intervenire nella realtà e il mago se ne fa portavoce: custodisce conoscenze astronomico-astrologiche, costruisce talismani e sa come applicarli terapeuticamente; sovrintende a un complesso di immagini, simboli, fantasie e “spiriti” d’ogni genere ai quali impone la sua volontà.
Ezio Albrile, storico e antropologo delle religioni, si è occupato in particolare dei rapporti interattivi fra cultura ellenistica e religioni dell’Iran antico. Gran parte del suo lavoro è dedicato allo studio delle interazioni tra mondo orientale e fenomeni “misterici” come lo gnosticismo e l’ermetismo. Ha curato e tradotto diverse opere tra cui il De radiis, di al-Kindī (1994) e il Commentario al libro di Zosimo di Olimpiodoro (2007). Tra gli ultimi saggi pubblicati sono da menzionare L’illusione infinita. Vie gnostiche di salvezza (2017), Un Karma Occidentale? (2017), Il labirinto di Ermete. Dilemmi gnostici sulla libertà e la salvezza (2018), Almandal (in collaborazione con E. Tortelli, 2018), Iperborea (2018), Misteri pagani, mistero cristiano (2019), Sogni d’immortalità (2019), Il cardinale mago (2020), Angeli e diavoli. Le origini di un mito (2020).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878018549 |
---|---|
N° pagine | 164 |
Anno di pubblicazione | 2022 |
Diego Gabutti – Italia Oggi, 22 febbraio 2022
“Nei luoghi oscuri delle BR”
Leggi la recensione
Quetzalcoatl. Il serpente piumato
SophiaAncor prima degli Aztechi in Messico esisteva una civiltà progredita artefice di tutto questo. È a partire dal rinvenimento di arredi sacri e dipinti murali, compiuti durante i suoi innumerevoli scavi, che Laurette Séjourné inizia uno studio approfondito di questa civiltà, basandosi anche sull’analisi di racconti epici e testi dei cerimoniali.
La profezia di Virgilio
SophiaNelle Bucoliche, una delle opere più rappresentative del mondo poetico virgiliano, e in particolare nella IV egloga, ritroviamo quella profezia del fanciullo divino che tanto ha reso celebre Virgilio e che per la tradizione cristiana altro non indicava che la nascita e la missione di Cristo. Ma di chi parlava veramente Virgilio? Chi è il “fanciullo divino”?
Raja Yoga
SophiaQuesto volume rappresenta uno dei migliori scritti sull’essenza del Raja Yoga. Il nucleo centrale di questa filosofia insegna la meditazione, la concentrazione e la contemplazione, condizioni imprescindibili per ottenere la liberazione del proprio io e la realizzazione del sé profondo. Chiunque sia interessato ad accostarsi alla filosofia e alla spiritualità del Raja Yoga troverà in questo libro un’efficace fonte per lo sviluppo delle energie e della mente attraverso esercizi meditativi e una salda guida in quel lungo percorso fatto di autocontrollo, disciplina, autoesame, meditazione, pacificazione che costituisce la pratica del Raja Yoga.
Giuseppe Sammartini
SophiaSeguire le orme del grande oboista e compositore Giuseppe Sammartini, milanese espatriato nella Londra handeliana, significa ricostruire i frammenti di una vita ingiustamente nascosta dal passare del tempo, e nel contempo addentrarsi in altri ambiti che la musicologia ha solitamente trascurato. Giuseppe non fu il fratello meno noto di Giovanni Battista, e finché visse era vero il contrario. Londra, capitale musicale sacrificata ai fasti di Parigi o Vienna, fu in realtà la culla della moderna concezione della fruizione musicale. Il concerto per organo inglese non fu solo un capriccio di Händel, ma il ponte verso il nuovo universo della musica da camera. Su tutto questo vegliò la neonata massoneria moderna, autentico motore di diffusione di nuovi modi e contenuti musicali.