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Vera opera cult della fantascienza sovietica, scritta a metà degli anni Cinquanta del Novecento, è la storia di un utopico genere umano affratellato nello sviluppo delle scienze e del benessere sociale. Il romanzo è stato tradotto in numerose lingue e letto da milioni di persone, consacrando la fama di Efremov come scrittore. Allo stesso tempo l’opera ha segnato un’epoca, influenzando la successiva produzione fantascientifica, non soltanto sovietica. Nel 1967 ne è stato tratto anche un film di successo.
Vera opera cult della fantascienza sovietica, scritta a metà degli anni Cinquanta del Novecento, è la storia di un utopico genere umano affratellato nello sviluppo delle scienze e del benessere sociale. Il romanzo è stato tradotto in numerose lingue e letto da milioni di persone, consacrando la fama di Efremov come scrittore. Allo stesso tempo l’opera ha segnato un’epoca, influenzando la successiva produzione fantascientifica, non soltanto sovietica. Nel 1967 ne è stato tratto anche un film di successo.
Ivan Efremov (1908-1972) è stato un paleontologo e scrittore russo, considerato il padre della fantascienza sovietica. Professore di Paleontologia, a lui si deve la definizione della tafonomia, che studia la formazione dei fossili. In Italia sono stati tradotti i suoi romanzi: Navi di stelle (1961), Incontro su Tuscarora (1963) e Cor serpentis (1967).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878017573 |
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N° pagine | 372 |
Anno di pubblicazione | 2020 |
Postfazione di | Davide Rossi |

Oltre le mura di Baghdad
FinzioniRichard Schwan è un giovane giornalista del New York Times e un inviato di guerra. Prima freelance, mestiere di libertà, ora embedded, mestiere di dipendenza. Un viaggio che inizia e finisce a New York e che passa per Los Angeles, Istanbul, Baghdad, Roma e Bamberg, attraversando carriera, amicizia, guerra e amore. La ricerca di ideali quali verità e libertà, vissuti e rinnegati dinanzi agli orrori della guerra, la ricerca dell’anima che si fa ricerca di sé, hanno fatto di Oltre le mura di Baghdad un romanzo eroico di formazione.

Eravamo bellissimi
FinzioniQuesto romanzo breve, scritto in prima persona, è un flusso di coscienza che fa scorrere tra presente e passato scatti di vita, ricordi e rimpianti di un “uomo normale e normalizzato” dei nostri giorni. Da una parte si stagliano, al centro della storia, la figura del padre, ripensata sulla tomba, per strada e nella quotidianità di casa sul divano, e quella della moglie, solida compagna di vita. Dall’altra si erge la figura del protagonista, quale figlio, marito e padre a sua volta.

Il male accanto
FinzioniUn viaggio, spietato e lucido, dentro il male, la sua seduttività e la sua allucinata follia. Le dichiarazioni del testimone di giustizia Antonio Zagari, rilasciate al magistrato Armando Spataro a metà degli anni ’90, costituiscono il fi ume carsico che attraversa tutto questo, incredibile, romanzo.

Wolf Messing
FinzioniLo strano personaggio di cui parla il libro è Wolf Messing. Paragnosta, sensitivo e veggente, la cui vicenda personale sarebbe rimasta confinata nell’ambito oscuro e banale del mondo dei circhi equestri e degli spettacoli sensazionalistici, se non fosse che, per le sue capacità straordinarie e il suo indubbio talento, venne a contatto con personaggi del calibro di Freud ed Einstein e il suo destino finì per incrociarsi con quello di Hitler e Stalin. “Se Hitler invade la Polonia, di lì a qualche anno morirà”, così disse. Hitler ne venne a conoscenza e mise una taglia di 200.000 marchi sulla testa di Messing per verificare l’attendibilità del veggente e sfruttare i suoi poteri. Messing cercò riparo in Unione Sovietica, dove fu Stalin a reclamarlo, catturato anch’egli dalla sua fama e intrigato dal modo in cui questo piccolo uomo avrebbe potuto aiutare l’Unione Sovietica.