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Lo strano personaggio di cui parla il libro è Wolf Messing. Paragnosta, sensitivo e veggente, la cui vicenda personale sarebbe rimasta confinata nell’ambito oscuro e banale del mondo dei circhi equestri e degli spettacoli sensazionalistici, se non fosse che, per le sue capacità straordinarie e il suo indubbio talento, venne a contatto con personaggi del calibro di Freud ed Einstein e il suo destino finì per incrociarsi con quello di Hitler e Stalin. “Se Hitler invade la Polonia, di lì a qualche anno morirà”, così disse. Hitler ne venne a conoscenza e mise una taglia di 200.000 marchi sulla testa di Messing per verificare l’attendibilità del veggente e sfruttare i suoi poteri. Messing cercò riparo in Unione Sovietica, dove fu Stalin a reclamarlo, catturato anch’egli dalla sua fama e intrigato dal modo in cui questo piccolo uomo avrebbe potuto aiutare l’Unione Sovietica.
Lo strano personaggio di cui parla il libro è Wolf Messing. Paragnosta, sensitivo e veggente, la cui vicenda personale sarebbe rimasta confinata nell’ambito oscuro e banale del mondo dei circhi equestri e degli spettacoli sensazionalistici, se non fosse che, per le sue capacità straordinarie e il suo indubbio talento, venne a contatto con personaggi del calibro di Freud ed Einstein e il suo destino finì per incrociarsi con quello di Hitler e Stalin. “Se Hitler invade la Polonia, di lì a qualche anno morirà”, così disse. Hitler ne venne a conoscenza e mise una taglia di 200.000 marchi sulla testa di Messing per verificare l’attendibilità del veggente e sfruttare i suoi poteri. Messing cercò riparo in Unione Sovietica, dove fu Stalin a reclamarlo, catturato anch’egli dalla sua fama e intrigato dal modo in cui questo piccolo uomo avrebbe potuto aiutare l’Unione Sovietica. Tra le varie predizioni che Messing fece a Stalin, ci fu quella che i carri armati sovietici sarebbero entrati a Berlino nel 1945. Da veggente amato e idolatrato a semplice commediante senza alcun potere mentale, fino alla sua riscossa con l’avvento della televisione, Wolf Messing in questo libro ci racconta in prima persona la sua intricata e incredibile storia, senza svelare, però, il vero enigma dei suoi poteri.
Mikhail Iškov, nato il 29 marzo 1947 nel villaggio di Michajlovka, nel territorio dell’Altaj, è uno scrittore, drammaturgo e traduttore russo. Oltre a Wolf Messing, ha scritto innumerevoli biografie romanzate e romanzi storici su Nabucodonosor, Marco Aurelio, Traiano, Adriano, Nikola Tesla, Hernán Cortés, il Conte di Saint-Germain e Semiramide.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878016422 |
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N° pagine | 472 |
Anno di pubblicazione | 2019 |
Sabrina Giannone – Archivio Storico.info, 24 luglio 2019
“Wolf Messing. Il medium di Hitler e Stalin”
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Lorenzo Mazzoni – “Il Fatto Quotidiano”, 12 marzo 2019
“Sei letture di marzo: da Roma al Vietnam, passando per i ricordi del Novecento”
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Armando Torno – “Il Sole 24 Ore”, 15 febbraio 2019
“Wolf Messing, l’uomo che predisse la fine di Hitler”
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Eravamo bellissimi
FinzioniQuesto romanzo breve, scritto in prima persona, è un flusso di coscienza che fa scorrere tra presente e passato scatti di vita, ricordi e rimpianti di un “uomo normale e normalizzato” dei nostri giorni. Da una parte si stagliano, al centro della storia, la figura del padre, ripensata sulla tomba, per strada e nella quotidianità di casa sul divano, e quella della moglie, solida compagna di vita. Dall’altra si erge la figura del protagonista, quale figlio, marito e padre a sua volta.

Scaccomatica. I conti della Regina.
FinzioniIl vero scacchista è un abile calcolatore che per vincere deve saper prevedere almeno una mossa in più dell’avversario. Capacità di calcolo analoghe sono alla base della matematica, tanto che secondo alcuni studiosi gli scacchi sarebbero nati e si sarebbero sviluppati proprio attraverso la matematica. E “Scaccomatica” sia, dunque! La scacchiera diventa un paese delle meraviglie infinitesimale…tendente all’infinito, nel quale l’autore, prendendo spunto dalle mosse dei diversi pezzi e dalle geometrie non sempre euclidee del “campo di battaglia”, ci accompagna in un viaggio fra leggende e teoremi, cenni storici e calcoli fantastici. Il lettore è sfidato in un continuo gioco sul gioco, dalle quattro operazioni elementari fino ai numeri progressivamente elevati dell’albero delle varianti, o alla stima probabilistica del valore dei pezzi. E questi, via via, inducono ad aggirarsi fra concetti affascinanti come i quadrati magici, il triangolo di Tartaglia, i numeri triangolari, la sequenza e i conigli di Fibonacci, la spirale aurea, la circolarità del cavallo, il problema delle “otto regine non interagenti”, e tanti altri: una progressione cognitiva che può essere di svago, a casa, o materia di studio, nelle scuole.

La notte di Natale
FinzioniGià maestro del realismo, Gogol’ si distinse per la grande capacità di raffigurare situazioni satirico-grottesche, sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, con uno stile visionario e fantastico.
Pubblicato originariamente nel 1832, nel secondo volume della raccolta Veglie alla fattoria presso Dikan’ka, La notte di Natale è un racconto lungo ambientato in Ucraina durante il regno di Caterina II.

Il libro dei gatti immaginari
FinzioniQuesto omaggio ai felini ci viene da ben 25 autori italiani diversi, con storie espressamente richieste e scritte appositamente per l’iniziativa, e tutti, ovviamente, gattofili. Narrazioni, le loro, in cui il gatto è il reale protagonista, palese o segreto, non solo, ma anche efficace e positivo, indipendentemente dalla sua sorte personale.