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Il simposio dei sultani

Il simposio dei sultani

Dal più antico Trattato di cucina arabo-musulmano

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Ibn Sayyār al-Warrāq, libraio e uomo di lettere versato nella conoscenza di tutte le arti, raccolse in un’unica opera il patrimonio culinario della sua epoca e della sua terra, così da esaltare i fasti della dinastia califfale degli Abbasidi anche nell’arte gastronomica.

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Ibn Sayyār al-Warrāq, libraio e uomo di lettere versato nella conoscenza di tutte le arti, raccolse in un’unica opera il patrimonio culinario della sua epoca e della sua terra, così da esaltare i fasti della dinastia califfale degli Abbasidi anche nell’arte gastronomica. Egli collezionò in un solo testo venti antichi libri di cucina, andati perduti, tra tutti quello di Ibrāhīm ibn al-Mahdī, il più celebre cuoco arabo, principe abbaside e famoso quanto il fratellastro Hārūn al-Rashīd, il califfo delle Mille e una notte. Si tratta del più antico Trattato di cucina arabomusulmano a oggi noto e conservato nella sua interezza, risalente al X secolo (il Kitab al-Ṭabīḫ, da cui è tratto il presente volume). Le ricette spaziano dai primi piatti ai dolci, dai secondi alle bevande, dalle salse alle erbe, corredate da un’accurata analisi dei procedimenti, dei dosaggi, dell’uso di spezie e accompagnate da una sapiente esposizione delle proprietà dietetiche dei piatti e delle nozioni per una corretta igiene degli alimenti e degli utensili da cucina.
Al-Warrāq arricchì l’esposizione di alcune ricette con poesie e racconti, così da stuzzicare non solo il palato ma anche la fantasia del lettore. Sono proprio tali ricette a costituire l’oggetto del Simposio dei sultani, con l’auspicio di offrire la scoperta sia delle stravaganze gastronomiche tipiche delle cucine dei califfi sia di un testo antico, di importanza capitale, ancora sconosciuto al grande pubblico.

Ibn Sayyār al-Warrāq fu un libraio e copista attivo nella Bagdad del X secolo. Il Trattato di cucina è l’unica opera pervenutaci di quest’autore e, a oggi, l’unico modo di conoscerlo.

Sabrina Favaro ha conseguito il dottorato di ricerca in Archeologia e Storia dei Paesi del Mediterraneo presso l’Università Cà Foscari di Venezia, ha lavorato presso l’Institute for African and Asian Studies dell’Università di Helsinki ed è attualmente docente di Storia e Civiltà Italiana presso la Faculté des Lettres et Sciences Humaines Hassan II di Casablanca. Tra i suoi lavori Voyages et voyageurs à l’époque néo-assyrienne (Helsinki 2007), Orti e orticoltura in epoca neoassira (Helsinki 2009). Per i nostri tipi ha curato Le buone regole della compagnia (Milano 2009).

Informazioni aggiuntive

A cura di

Sabrina Favaro

Anno di pubblicazione

2015

Codice ISBN

9788878015012

N° pagine

140