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Partendo da una rivisitazione storica del mito di Dioniso come trasmessoci dall’antichità classica, attraverso i dipinti, le statue e l’arte funeraria, l’influenza di Dioniso nei confronti della danza si addentra nel mondo contemporaneo
Partendo da una rivisitazione storica del mito di Dioniso come trasmessoci dall’antichità classica, attraverso i dipinti, le statue e l’arte funeraria, l’influenza di Dioniso nei confronti della danza si addentra nel mondo contemporaneo attraverso l’esame delle più cospicue manifestazioni di danzatori e coreografi. Scrive Vittoria Ottolenghi: Per fortuna, il senso profondo del dio Dionysos c’è già. È di Euripide, in un coro delle Baccanti: “Dionysos è il dio dei piaceri; regna sulle feste, tra corone di fiori; anima le danze gioiose, fa nascere il riso e dissipa le nere malinconie; il suo nettare, colando sulla tavola degli dei, aumenta la loro felicità, e i mortali trovano nella sua coppa l’oblio dei mali”. Come non restarne preda, noi che viviamo per guardare – e chi può, per vivere – tutto quanto è bello e si muove, secondo il ritmo del cuore e di ogni altra cosa che batte e che risuona?
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2006 |
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Codice ISBN | 9788878013667 |
N° pagine | 154 |
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