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“Fin dal principio, dominio della natura e violenza sono stati definiti fattori attraverso i quali la società, in modi e tempi diversi, influenza o addirittura determina il morire, ma indirettamente, per questa via, anche gli orientamenti sulla morte.”
Ma è proprio vero che, a partire dall’età moderna, sarebbe stato tolto alla morte il suo ruolo di motivo centrale della vita? Questo libro vuole confutare la tesi della rimozione e riportare gli individui al pieno riconoscimento del loro essere mortale. Le immagini della morte che la negano come fine o la svalutano sono qui interpretate come relitti di sistemi di orientamento tipici di forme sociali scomparse. Al contrario quelle che realisticamente descrivono la morte come momento finale della vita e corrispondono al moderno stadio di conoscenza della natura sono proprie della società moderna. Nella contrapposizione tra immagini della morte magico-arcaiche e moderno-razionali una in particolare assume speciale importanza: il concetto di morte naturale. Essa porta in sé potenzialità di critica sociale e, se accettata come fine, acquista efficacia normativa per l’intera società.
Werner Fuchs (1927-2016), archeologo tedesco, ha insegnato presso l’Università di Tubinga e quella di Münster. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Storia della scultura greca (1982).
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2025 |
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Codice ISBN | 9791256220489 |
N° pagine | 226 |