24,00€ 22,80€
“Il concetto di narcisismo veicola significati assai diversi: esso designa inizialmente una perversione, successivamente uno stadio libidico, infine uno stato di regressione.”
Questo classico della psicoanalisi postfreudiana raccoglie i risultati di una ricerca clinica e teorica di esemplare unità, nella quale si dipana, arrivando a esiti di grande suggestione, quella complessa tematica del narcisismo che occupa un posto centrale non solo nella teoria e nella pratica psicoanalitica, ma anche nella storia e nella critica della cultura. In termini assai originali e provocatori, Grunberger connette questa fase di sviluppo individuale alla profonda aspirazione umana all’unità e alla pienezza, al sogno di una beatitudine senza bisogni, di un’istintualità totale propri dell’esperienza originaria della condizione prenatale, precedente alla “caduta” nel mondo, alla nascita della coscienza e alla scoperta del linguaggio, e capaci di esercitare per tutta la vita un irresistibile richiamo nostalgico. Ma, come insegnano il mito, il folclore e la letteratura stessa, gremiti di luoghi paradisiaci, sotto la megalomania e l’illusionismo narcisistici si celano frustrazione e sconfitta, derivanti dal rifiuto di un confronto concreto con il reale.
Béla Grunberger (1903-2005), nato a Nagyvárad, in Transilvania, ha completato la sua formazione in Germania, in Svizzera e in Francia. Membro della Société Parisienne de Psychanalyse, ha contribuito alla fondazione dell’Institut Sigmund Freud di Francoforte. Studioso di Sándor Ferenczi, è uno dei più importanti interpreti della teoria psicoanalitica contemporanea.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2024 |
---|---|
Codice ISBN | 9791256220236 |
N° pagine | 330 |