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“Compatta corrente di cartesiana chiarezza, il linguaggio stendhaliano, alieno da ricorsi lirici, si presenta schiettamente comunicativo e impegnato a interessare, coinvolgere, emozionare il lettore.”
Un saggio come un “romanzo del romanzo”, un’empatica lettura del capolavoro di Stendhal. Ambientato nella Francia al tempo della Restaurazione, Il Rosso e il Nero narra le vicende di Julien Sorel, giovane povero in rivolta contro un sistema conformista, votato al profitto e al culto del potere. Nostalgico della Rivoluzione francese, Julien, giunto dalla provincia nei salotti dell’aristocrazia, vuole il successo, che pensa di ottenere combattendo i nemici di classe con le loro stesse armi: con l’ipocrisia, l’arrivismo, la prudenza opportunistica, l’offesa. Ma è contraddetto dalla sua stessa sensibilità. Innamorato prima di Louise e poi della giovane Mathilde, resta irretito in un disagio che si conclude con la tragedia. Romanzo psicologico e di costume, storicopolitico e d’avventura, Il Rosso e il Nero precorre la narrativa d’introspezione. Sta in ciò la sua modernità e il suo ripresentarsi anche come un classico per i giovani: scritto da un autore che – secondo Leonardo Sciascia, cultore di Stendhal – “non è mai stato ‘anziano’, nè mai lo saranno i suoi lettori”.
Stefano Lanuzza è traduttore dal francese (Michelet, Gide, Huysmans, de Maistre, Barbey d’Aurevilly, Musset, Sade, Maupassant, Lautr amont, Kaminski, Céline) e autore di libri di italianistica e letteratura comparata, tra cui: Alberto Savinio; Cartografie del Negativo; Storia della lingua italiana; Vita da Dandy; Dante e gli altri; Gli erranti; Bestia sapiens; Maledetto Céline; Céline della libertà; ’900 out. Scrittori italiani irregolari; Caos e bosco; Argotier; Scrittore contro. L’opera di Leonardo Sciascia.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878018365 |
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N° pagine | 146 |
Anno di pubblicazione | 2022 |
Francesco Sasso – retroguardia.net, 13 settembre 2022
“Stefano Lanuzza, Una tragica giovinezza. Il Rosso e il Nero di Stendhal”
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