16,00€ 15,20€
La Divina Liturgia è il “cuore pulsante” del Corpo Mistico di Gesù Cristo. Il rito bizantino-greco fa dell’incenso un simbolo ricco di significati che comprende e richiama ogni ambito dell’esistenza umana; da qui il titolo del libro: Un simbolo “in-vita”. L’incenso. Di fronte alle tremende sfide che il mondo oggi presenta: società liquida, globalizzazione, dominio del “mercato” con la riduzione a esso di ogni antropologica istanza di “homo oeconomicus”, i cristiani devono ritrovare il coraggio della testimonianza unitaria al Vangelo della vita.
La Divina Liturgia è il “cuore pulsante” del Corpo Mistico di Gesù Cristo. Il rito bizantino-greco fa dell’incenso un simbolo ricco di significati che comprende e richiama ogni ambito dell’esistenza umana; da qui il titolo del libro: Un simbolo “in-vita”. L’incenso. Di fronte alle tremende sfide che il mondo oggi presenta: società liquida, globalizzazione, dominio del “mercato” con la riduzione a esso di ogni antropologica istanza di “homo oeconomicus”, i cristiani devono ritrovare il coraggio della testimonianza unitaria al Vangelo della vita. La forte, a volte disperata, richiesta di “salvezza” dell’umanità attuale, non può trovare risposta valida nel riproporre l’adesione stantia a un’etica normativa e a una ritualità precettistica. I Padri ci hanno lasciato una Tradizione da riscoprire la cui radice è la forza del “Kerigma” apostolico: l’annuncio di salvezza integrale di uomo e cosmo in Gesù Cristo nella sua Chiesa. La fede per essere nutrita va ricondotta sul binario della Mistagogia e del simbolo.
Silvio Barbata è insegnante di Religione Cattolica nella scuola secondaria. Ha conseguito, nell’anno 2000, il Baccellierato in Sacra Teologia alla Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista in Palermo. È originario di Palazzo Adriano (PA) una delle colonie fondate in Sicilia dai profughi albanesi durante la seconda metà del XV secolo. È Lettore ordinato nel rito bizantino-greco, svolge il suo ministero presso la Parrocchia Santa Maria dell’Ammiraglio alla Martorana, Concattedrale dell’Eparchia di Piana degli Albanesi. Ha pubblicato nel 2012 la raccolta di poesie La Natura e altro. Finché c’è poesia c’è speranza! Articoli: Dalla mistagogia simbologica all’attualizzazione soteriologica, in “Oriente Cristiano”, Anno I – Nuova Serie – N. 3, sett. – dic. 2017.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878016460 |
---|---|
N° pagine | 170 |
Anno di pubblicazione | 2019 |

Epigrafia a Roma nel primo medioevo (secoli IV-X)
Fuori collanaLe iscrizioni furono uno degli strumenti principali attraverso cui si esplicitò il tentativo di globalizzazione culturale da parte della dominazione romana. Esempi di scritture esposte, infatti, si trovano ancora oggi in numerose città europee e naturalmente a Roma, centro dell’impero, dove si conserva il maggior numero di esemplari rappresentanti di un campionario vario ed eterogeneo. Quali erano i tipi di scritture usati a Roma tra IV e X secolo? In cosa differiscono tra di loro? Chi ne faceva uso? E perché? Queste diverse scritture sono frutto di scelte consapevoli e meditate da parte dei diversi committenti o sono solo l’adesione ai canoni scrittòri dell’epoca?

L’inconscio va in automobile
Fuori collanaAggressività, paura, ansia, desiderio di farsi notare, timore del giudizio degli altri, complesso di inferiorità o complesso di onnipotenza sono alcuni tratti del nostro comportamento che “spostiamo” inconsciamente nel nostro rapporto con l’autovettura. In ogni gesto noi riveliamo chi siamo e come siamo fatti.

Il cinema persiano
Fuori collanaL’autrice ripercorre cronologicamente lo sviluppo del cinema persiano attraverso trasformazioni, rivoluzioni e influenze. Apparato iconografico di scene filmiche, di ritratti di registi e di manifesti pubblicitari.

Max e Moritz e altre storie
Fuori collanaConsiderato antesignano dei moderni fumetti, è corredato da grottesche illustrazioni e permeato da un corrosivo humor nero. Insieme a Max e Moritz, questo libro raccoglie altre fiabe illustrate da Wilhelm Busch, meno note, ma altrettanto affascinanti, sia per i temi affrontati – non privi di intenti formativi – sia per gli inconfondibili disegni dell’autore.