Storia e mistero del Conte Dracula
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“Il Dracula storico era veramente un vampiro? I contadini che vissero durante il suo regno associavano la sua figura alle forze del male? Abbiamo a che fare semplicemente con fatti realmente accaduti o con misteri che vanno al di là della ricerca storica?”
Storia e mistero del conte Dracula racconta la vita e i tempi straordinari del famigerato Vlad III di Valacchia, soprannominato Vlad l’Impalatore. Temuto dai suoi nemici, emulato da sovrani successivi come Ivan il Terribile, onorato dai suoi compatrioti ancora oggi, Vlad è stato sicuramente una delle figure più intriganti che si sono aggirate per i corridoi delle capitali europee e asiatiche nel XV secolo, nonché fonte d’ispirazione per Bram Stoker nella creazione del suo più celebre personaggio, il conte Dracula. Attraverso questa incredibile biografia è possibile conoscere più da vicino l’uomo che “amava intingere il pane nel sangue delle sue vittime”, ma anche il vero crociato, l’abile diplomatico e lo straordinario stratega militare quale Vlad III è stato.
Raymond T. McNally (1931-2002), scrittore americano e professore di Storia della Russia e dell’Europa orientale al Boston College. Ha tenuto svariati corsi sulla storia dell’orrore nella letteratura e nel cinema.
Radu Florescu (1925-2014) è stato un accademico rumeno, professore emerito di Storia al Boston College. Studioso di fama internazionale, è apprezzato per il suo lavoro di ricerca di antichi manoscritti.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2023 |
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Codice ISBN | 9788878019560 |
N° pagine | 330 |
Traduzione di | Gioia Guerzoni |
Scaccomatica. I conti della Regina.
FinzioniIl vero scacchista è un abile calcolatore che per vincere deve saper prevedere almeno una mossa in più dell’avversario. Capacità di calcolo analoghe sono alla base della matematica, tanto che secondo alcuni studiosi gli scacchi sarebbero nati e si sarebbero sviluppati proprio attraverso la matematica. E “Scaccomatica” sia, dunque! La scacchiera diventa un paese delle meraviglie infinitesimale…tendente all’infinito, nel quale l’autore, prendendo spunto dalle mosse dei diversi pezzi e dalle geometrie non sempre euclidee del “campo di battaglia”, ci accompagna in un viaggio fra leggende e teoremi, cenni storici e calcoli fantastici. Il lettore è sfidato in un continuo gioco sul gioco, dalle quattro operazioni elementari fino ai numeri progressivamente elevati dell’albero delle varianti, o alla stima probabilistica del valore dei pezzi. E questi, via via, inducono ad aggirarsi fra concetti affascinanti come i quadrati magici, il triangolo di Tartaglia, i numeri triangolari, la sequenza e i conigli di Fibonacci, la spirale aurea, la circolarità del cavallo, il problema delle “otto regine non interagenti”, e tanti altri: una progressione cognitiva che può essere di svago, a casa, o materia di studio, nelle scuole.
Oltre il mondo
Fuori collana, Finzioni“Ascoltavo. Cosa c’era dietro la morte? In quel giardino c’era silenzio, e freddo. Era l’infanzia. Era il crepuscolo. Entrammo nella piccola chiesa. Vidi il cartello con la freccia ‘Ossario’. Teschi. Una sala circolare, a ollata di a reschi. Lei era già alla parete, allungava il dito da bambina oltre la grata e lo passava su un pezzo del mostruoso mosaico. Ne sentiva la fronte, forse liscia, forse gelida? Non lo so. Io non toccai. ‘È la prima volta che tocco un teschio!’ disse contenta, affascinata.”
Magia e altri sette drammi
FinzioniL’attività teatrale di Chesterton – che si compone di opere eterogenee, ma sempre caratterizzate dal consueto connubio di leggerezza e profondità – fu lodata dal premio Nobel Bernard Shaw, secondo il quale Chesterton aveva una bravura naturale per il dialogo e sprecava il suo talento nel non scrivere per il palcoscenico. I testi qui raccolti, quasi tutti editi per la prima volta in Italia, spaziano per la sua intera vita di scrittore e rivelano al lettore l’opera drammatica, fin qui trascurata, del grande autore inglese.
Wolf Messing
FinzioniLo strano personaggio di cui parla il libro è Wolf Messing. Paragnosta, sensitivo e veggente, la cui vicenda personale sarebbe rimasta confinata nell’ambito oscuro e banale del mondo dei circhi equestri e degli spettacoli sensazionalistici, se non fosse che, per le sue capacità straordinarie e il suo indubbio talento, venne a contatto con personaggi del calibro di Freud ed Einstein e il suo destino finì per incrociarsi con quello di Hitler e Stalin. “Se Hitler invade la Polonia, di lì a qualche anno morirà”, così disse. Hitler ne venne a conoscenza e mise una taglia di 200.000 marchi sulla testa di Messing per verificare l’attendibilità del veggente e sfruttare i suoi poteri. Messing cercò riparo in Unione Sovietica, dove fu Stalin a reclamarlo, catturato anch’egli dalla sua fama e intrigato dal modo in cui questo piccolo uomo avrebbe potuto aiutare l’Unione Sovietica.