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Jeanne, compagna e modella di Modigliani, suicida il giorno dopo la morte dell’amato, è stata una grande artista e una donna audace e disinibita, ribelle e anticonformista. La sua figura è però sbiadita fra le pagine delle biografie dedicate al pittore e delle storie che narrano la Parigi degli anni folli. Le sue opere sono state occultate per anni per volere della sua famiglia bigotta e solo di recente sono state esposte e pubblicate.
Jeanne, compagna e modella di Modigliani, suicida il giorno dopo la morte dell’amato, è stata una grande artista e una donna audace e disinibita, ribelle e anticonformista. La sua figura è però sbiadita fra le pagine delle biografie dedicate al pittore e delle storie che narrano la Parigi degli anni folli. Le sue opere sono state occultate per anni per volere della sua famiglia bigotta e solo di recente sono state esposte e pubblicate.
Questa è un’opera di fantasia, che ha voluto restituire a Jeanne la sua voce, i suoi colori, le sue bizzarrie, reinventando, al di là del mito, la “vera storia” di donna scandalosa e artista, ricostruendo le vicende della sua vita su fonti documentarie, da cui sono tratte le citazioni riportate in corsivo nel testo. La narrazione, sincopata come la vita di Jeanne, è affidata alle voci che emergono da immagini di dipinti e disegni esistenti e d’invenzione, al fine di restituire, al di là della patina dell’arte, la fragilità dei corpi, la miseria e la povertà di esistenze sbilenche, la trama di sofferenze e passioni, giornate folli di ebbrezza e disperazione, alla ricerca della bellezza vissuta come missione e maledizione.
Grazia Pulvirenti, germanista e saggista, Presidente della Fondazione Lamberto Puggelli, scrive da sempre poesie e prosa, ma finora, seguendo il suggerimento di Adalbert Stifter, ha tenuto tutto in un’antica cassapanca, in attesa che trascorressero almeno 15 anni, necessari secondo lo scrittore austriaco a far maturare i testi. Così nel dicembre 2017 ha pubblicato sulla rivista «Soglie» una prima silloge poetica dal titolo amara_mente. Nel 2020 è uscito il racconto Più forte che la morte. Fantasticheria romantica su Vincenzo Bellini nel volume collettaneo edito da Skira L’Italia del Père Lachaise. Vies extraordinaires des Italiens de France et des Français d’Italie.
Il romanzo Non dipingerai i miei occhi. Storia intima di Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani è la sua opera prima (e lei spera non ultima).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878017375 |
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N° pagine | 150 |
Anno di pubblicazione | 2020 |
Gazzetta di Parma, 26 giugno 2021
“Una “finestra” sull’arte di Modigliani”
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Manlio Triggiani – barbadillo.it, 14 marzo 2021
“Segnalibro. «Non dipingerai i miei occhi»: l’ultimo saluto di Jeanne a Modigliani”
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Domenico Cacopardo – Gazzetta di Parma, 16 aprile 2021
“Modì e Jeanne, la passione e la bellezza di un tragico destino”
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Chiara Campanella – leggeretutti.eu, 1 aprile 2021
“Non dipingerai i miei occhi”
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Letizia Cuzzola – lettorilettorecensito.flazio.com, 22 marzo 2021
“Attesa per i finalisti al Premio Strega con la recensione di Letizia Cuzzola”
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Camillo Scaduto – I love Sicilia, marzo 2021
“Libri”
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Domenico Cacopardo – Italia Oggi, 20 marzo 2021
“L’amore divorante fra Modigliani e Jeanne Hebuterne nel romanzo di Grazia Pulvirenti su Non dipingerai i miei occhi”
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Giovanna Di Marco – vocidallisola.it, 24 marzo 2021
“‘Non dipingerai i miei occhi. Storia intima di Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani’. Dialogo con Grazia Pulvirenti”
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Corriere Adriatico – 10 marzo 2021
“Scelti per voi”
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La Nazione (Grosseto), 9 marzo 2021
“Modigliani e Jeanne, un libro da leggere”
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fra.mus., Gazzetta del Sud, 6 marzo 2021, Strega, ultima chiamata. C’è anche il calabrese Giuseppe Aloe su Non dipingerai i miei occhi di Grazia Pulvirenti
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Ombretta Grasso, La Sicilia, 6 marzo 2021
“Cinque siciliani al Premio Strega”
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Giusy Sciacca, La Sicilia, 1 marzo 2021
“Strega, candidata Grazia Pulvirenti”
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La Nazione (ediz. Grosseto), 12 febbraio 2021
“Non dipingerai i miei occhi”
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Luciana Tufani – LeggereDonna, anno 2021 n. 190
“Recensione di ‘Non dipingerai i miei occhi. Storia intima di Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani'”
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Maria Vittoria Vittori – Leggendaria, novembre 2020
“Non dipingerai i miei occhi”
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Eshter Basile – RoadTv Italia, 2020
“Recensione su Non dipingerai i miei occhi di Grazia Pulvirenti”
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RADIO3 A3, 2020
“Il formato dell’arte”
Ascolta
Andrea Carria – Lo specchio di Ego, 2020
Intervista a Grazia Pulvirenti
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Valentina Venturi – ilmessaggero.it, 9 ottobre 2020
“Grazia Pulvirenti: «La compagna di Modì era una pittrice geniale ma fu sempre trattata come allieva»
Leggi l’intervista
Alessandro Moscè – Conquiste del lavoro, 26 settembre 2020
“Modì e Jeanne”
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Giuseppe Scaraffia – Il Sole 24 Ore, 13 settembre 2020
“La donna che tentò di salvare Amedeo”
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Lara Dipietro – notabilis.it, 1 settembre 2020
“Non dipingerai i miei occhi: arte, amore e morte nella Parigi della bohème”
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Massimo Mattioli – artslife.com, 22 agosto 2020
“Jeanne Hébuterne Gli occhi di Amedeo Modigliani”
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Giusy Sciacca – La Sicilia, 7 agosto 2020
“Ritrovare Jeanne artista e donna oltre Modigliani”
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Francesco Rosso Marescalchi – pulplibri.it, 3 agosto 2020
“Un’anima capace del sacrificio estremo”
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Il Tirreno Pisa – 19 luglio 2020
“Pulvirenti ospite a Le Piagge”
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Vincenza Scuderi – Le Siciliane, giugno 2020
“Scriverne la voce, ritrovarne lo sguardo”
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La Nazione Pisa, 18 luglio 2020
“Il ‘Luglio culturale pisano'”
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Mercedes Viola – Satisfiction, luglio 2020
“Grazia Pulvirenti. Non dipingerai i miei occhi. Storia intima di Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani”
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La Nazione Pisa, 14 luglio 2020
“Luglio culturale”
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Massimo Onofri – Avvenire, 26 giugno 2020
“Modigliani e Jeanne, amarsi da morire”
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Rai, A3 Il formato dell’Arte, 13 giugno 2020
“Un artista chiamato Banksy”
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Giulia Villoresi – il Venerdì – Repubblica, 12 giugno 2020
“Io e Modigliani. La versione di Jeanne”
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La Sicilia, 25 maggio 2020
“Due ferite azzurre a Parigi”
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Cristina Bongiorno – Il Piccolo, 21 maggio 2020
“Jeanne e l’amore maledetto per Modì nella comune sgregolata di Montmartre”
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Bookmania, 29 maggio 2020
“Intervista a Grazia Pulvirenti”
Ascolta l’intervista
Claudia Presicce – Nuovo Quotidiano di Puglia, 31 maggio 2020
“Gli occhi di Jeanne ‘bruciata’ da Modì”
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Livio Partiti – Il Posto delle Parole, 31 maggio 2020
“Grazia Pulvirenti ’Non dipingerai i miei occhi’”
Ascolta il podcast
expartibus.it, 4 maggio 2020
“Recensione su Non dipingerai i miei occhi di Grazia Pulvirenti”
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Oltre il mondo
Fuori collana, Finzioni“Ascoltavo. Cosa c’era dietro la morte? In quel giardino c’era silenzio, e freddo. Era l’infanzia. Era il crepuscolo. Entrammo nella piccola chiesa. Vidi il cartello con la freccia ‘Ossario’. Teschi. Una sala circolare, a ollata di a reschi. Lei era già alla parete, allungava il dito da bambina oltre la grata e lo passava su un pezzo del mostruoso mosaico. Ne sentiva la fronte, forse liscia, forse gelida? Non lo so. Io non toccai. ‘È la prima volta che tocco un teschio!’ disse contenta, affascinata.”
Argotier
FinzioniArgotier: un saggio di letteratura comparata che ha come spunto emblematico il Louis-Ferdinand Céline innovatore ‘argotico’ del linguaggio letterario posto a confronto con altri autori e con le vicende storiche novecentesche riflesse nel nostro tempo. Céline non è quel tipo di romanziere che narrando dimentica se stesso. Piuttosto, valorizzando in funzione stilistica le possibilità espressive del linguaggio, i neologismi e gli argotismi, le assonanze o gli echi prodotti dalle parole, egli vuole attirare i lettori dentro la propria soggettività delimitatrice dell’orizzonte d’un reale che lo stesso autore – velleitario ideologo e imperfetto politico, moralista paradossale, filosofo anomalo e mistico ateo, ma, alla fine, scrittore inarrivabile – non affabula bensì “presenta” a tutto tondo.
Pastorale del terrore
Finzioni“Pensavo al suono che avevo sentito diffondersi dalle profondità della cava, alle strane impronte nel fango, e adesso arrivava questa prova definitiva e assoluta su un mostro inimmaginabile, qualcosa di totalmente non terreno e spaventoso, che s’annidava nel cavo della montagna.”
Eravamo bellissimi
FinzioniQuesto romanzo breve, scritto in prima persona, è un flusso di coscienza che fa scorrere tra presente e passato scatti di vita, ricordi e rimpianti di un “uomo normale e normalizzato” dei nostri giorni. Da una parte si stagliano, al centro della storia, la figura del padre, ripensata sulla tomba, per strada e nella quotidianità di casa sul divano, e quella della moglie, solida compagna di vita. Dall’altra si erge la figura del protagonista, quale figlio, marito e padre a sua volta.