Nel tempo contro il tempo
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“Tutto ciò che nell’uomo è impersonale è sacro, e nient’altro lo è.”
Simone Weil
Il presente lavoro si sofferma su alcuni concetti della metafisica di Simone Weil: lo statuto della divinità e la dinamica della creazione; la necessità e il limite; la gravità, il personale e l’impersonale; la grazia e il male; la lettura e il lavoro; il filtro dell’immaginazione e l’ambivalenza del vuoto; lo spazio angusto del margine e l’inferno inesorabile del tempo. Esiste una lacerazione all’interno della perfezione divina? Che cosa sono l’impersonale e il personale? Il male e la sventura possono essere “necessari”? È possibile utilizzare la scansione tecnica al fine di figurare la realizzazione dell’impersonale nell’essere umano? Il testo intende suggerire una risposta a queste domande, a partire dall’importanza che la componente mistica riveste nel pensiero di Simone Weil, la cui speculazione si colloca, proficuamente, tra influenze neoplatoniche e risonanze gnostiche.
Antonio Dall’Igna svolge attività di ricerca presso l’Università di Torino. Ha compiuto i propri studi presso le Università di Torino, Grenoble e Verona, e presso il Warburg Institute di Londra. Attualmente, è membro del Consiglio Direttivo del Centro Studi Interdisciplinari sul Pensiero e l’Arte del Rinascimento, fa parte del Comitato di redazione della rivista “Filosofia” e svolge la funzione di Segretario scientifico della Società Cusaniana (Torino). È autore dei volumi Alla caccia della divina sapienza. Il misticismo di Giordano Bruno (2015) e Homo ab humo dicitur. La radicalità del rapporto Dio-uomo nel “Commento al Vangelo di Giovanni” di Meister Eckhart (2017).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878018709 |
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N° pagine | 224 |
Anno di pubblicazione | 2022 |

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