- Siamo spiacenti, questo articolo non può essere acquistato.
19,00€ 18,05€
Considerato antesignano dei moderni fumetti, è corredato da grottesche illustrazioni e permeato da un corrosivo humor nero. Insieme a Max e Moritz, questo libro raccoglie altre fiabe illustrate da Wilhelm Busch, meno note, ma altrettanto affascinanti, sia per i temi affrontati – non privi di intenti formativi – sia per gli inconfondibili disegni dell’autore.
Max e Moritz sono due autentici monelli pronti a sottoporre a crudeli scherzetti chiunque capiti a tiro. Ma dopo i primi scherzi andati a segno, l’ultimo si ritorce loro contro e il cruento finale della storia è un monito forte, degno delle fiabe di Andersen o dei fratelli Grimm. Pubblicato per la prima volta nel 1865 e subito divenuto famoso in Germania, Max e Moritz è ora un racconto di culto a livello internazionale. Considerato antesignano dei moderni fumetti, è corredato da grottesche illustrazioni e permeato da un corrosivo humor nero. Insieme a Max e Moritz, questo libro raccoglie altre fiabe illustrate da Wilhelm Busch, meno note, ma altrettanto affascinanti, sia per i temi affrontati – non privi di intenti formativi – sia per gli inconfondibili disegni dell’autore.
Wilhelm Busch (1832-1908), umorista e poeta tedesco tra i più apprezzati della sua epoca. Partecipa attivamente ai moti culturali del suo tempo: l’ondata di anticlericalismo lo trova in prima linea e produce una serie di agiografi e dissacratorie che gli procurano problemi con la polizia e la Chiesa. La sua opera più nota è indubbiamente Max e Moritz che ha un grandissimo successo anche oltre i confini tedeschi e gli vale un posto privilegiato nell’Olimpo del fumetto.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2016 |
---|---|
Codice ISBN | 9788878015357 |
N° pagine | 120 |
Epigrafia a Roma nel primo medioevo (secoli IV-X)
Fuori collanaLe iscrizioni furono uno degli strumenti principali attraverso cui si esplicitò il tentativo di globalizzazione culturale da parte della dominazione romana. Esempi di scritture esposte, infatti, si trovano ancora oggi in numerose città europee e naturalmente a Roma, centro dell’impero, dove si conserva il maggior numero di esemplari rappresentanti di un campionario vario ed eterogeneo. Quali erano i tipi di scritture usati a Roma tra IV e X secolo? In cosa differiscono tra di loro? Chi ne faceva uso? E perché? Queste diverse scritture sono frutto di scelte consapevoli e meditate da parte dei diversi committenti o sono solo l’adesione ai canoni scrittòri dell’epoca?
Il cinema persiano
Fuori collanaL’autrice ripercorre cronologicamente lo sviluppo del cinema persiano attraverso trasformazioni, rivoluzioni e influenze. Apparato iconografico di scene filmiche, di ritratti di registi e di manifesti pubblicitari.
Introduzione alla numismatica
Fuori collanaOpera di grande chiarezza destinata a lettori di cultura e a collezionisti.
Storia segreta della massoneria
Fuori collanaQuesto suo libro è un vero e proprio classico: su di esso infatti si sono basate tutte le principali accuse rivolte alla massoneria, accuse spesso infondate, surreali e risibili, che hanno contribuito però a fissare l’immagine del massone come cupo cospiratore, intento a praticare forme di occultismo di bassa lega. Un grande falso, quindi, forse “la più grande mistificazione antimassonica” ma, anche per questo, un’opera imprescindibile per tutti gli appassionati di storia della massoneria che vogliano comprendere la genesi dei pregiudizi, ancora oggi molto diffusi, nei confronti dell’antica associazione iniziatica.