Magia, scienza e religione nel pensiero occidentale
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“TAMBIAH È UNA PIETRA MILIARE DELL’ANTROPOLOGIA. METTE IN DUBBIO LA VISIONE EVOLUZIONISTICA CHE PONE IN SEQUENZA MAGIA, RELIGIONE, SCIENZA. NON PIÙ COSTELLAZIONI CONTRAPPOSTE, MA PRODUZIONI DEL PENSIERO UMANO CHE CORRONO PARALLELE E SPESSO SI SOVRAPPONGONO.”
DALL’INTRODUZIONE DI FRANCO LA CECLA
Distinguere il confine tra magia, scienza e religione nella storia intellettuale dell’Occidente appare molto difficile, se non impossibile. Perché gli sviluppi dell’una sono spesso stati annunciati dall’altra, e perché lo stesso apparire della razionalità si deve a una particolare evoluzione dei saperi magici e religiosi. Stanley Tambiah esamina magia, scienza e religione alla luce di un’analisi storica, attraversando la religione ebraica, il pensiero scientifico dei greci, la filosofia del Rinascimento, la riforma protestante e la rivoluzione scientifica europea a cavallo tra il XVI e il XVII secolo. L’analisi che ne scaturisce è un’inedita discussione attorno alla razionalità, il relativismo e la transitività delle culture che, ancora oggi, costituisce uno dei punti nodali dell’antropologia e della filosofia.
Stanley Jeyaraja Tambiah (1929-2014), professore emerito di Antropologia all’Università di Harvard, tra i maggiori antropologi contemporanei. Ha dedicato numerosi studi all’area del Pacifico. Tra le opere tradotte in italiano ricordiamo Rituali e cultura (2002).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878018297 |
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N° pagine | 238 |
Anno di pubblicazione | 2021 |