Magia, scienza e religione nel pensiero occidentale
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“TAMBIAH È UNA PIETRA MILIARE DELL’ANTROPOLOGIA. METTE IN DUBBIO LA VISIONE EVOLUZIONISTICA CHE PONE IN SEQUENZA MAGIA, RELIGIONE, SCIENZA. NON PIÙ COSTELLAZIONI CONTRAPPOSTE, MA PRODUZIONI DEL PENSIERO UMANO CHE CORRONO PARALLELE E SPESSO SI SOVRAPPONGONO.”
DALL’INTRODUZIONE DI FRANCO LA CECLA
Distinguere il confine tra magia, scienza e religione nella storia intellettuale dell’Occidente appare molto difficile, se non impossibile. Perché gli sviluppi dell’una sono spesso stati annunciati dall’altra, e perché lo stesso apparire della razionalità si deve a una particolare evoluzione dei saperi magici e religiosi. Stanley Tambiah esamina magia, scienza e religione alla luce di un’analisi storica, attraversando la religione ebraica, il pensiero scientifico dei greci, la filosofia del Rinascimento, la riforma protestante e la rivoluzione scientifica europea a cavallo tra il XVI e il XVII secolo. L’analisi che ne scaturisce è un’inedita discussione attorno alla razionalità, il relativismo e la transitività delle culture che, ancora oggi, costituisce uno dei punti nodali dell’antropologia e della filosofia.
Stanley Jeyaraja Tambiah (1929-2014), professore emerito di Antropologia all’Università di Harvard, tra i maggiori antropologi contemporanei. Ha dedicato numerosi studi all’area del Pacifico. Tra le opere tradotte in italiano ricordiamo Rituali e cultura (2002).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878018297 |
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N° pagine | 238 |
Anno di pubblicazione | 2021 |
Vita e cultura degli ultimi villaggi tribali d’Etiopia
Lascaux“TRACCIANO DEI PICCOLI SEGNI SUL CORPO, CHE DI PER SÉ A VOLTE NON HANNO SINGOLARMENTE UN LORO SIGNIFICATO PRECISO O STRUMENTALE (ANCHE SE HANNO SEMPRE UN INTENTO COMUNICATIVO), MA ESSI NEL LORO INSIEME RIMANDANO ALL’OPERA DI ‘SEGNIFICAZIONE’ (G.R. CARDONA) DELL’AMBIENTE. IL MODIFICARE LA NATURA, E IN QUESTO CASO SEMPLICEMENTE IL PROPRIO STESSO CORPO NUDO, RIVESTENDOLO DI PELLI E DI PERLINE, E IL PROPRIO VOLTO RICOPRENDOLO CON UNA SORTA DI MASCHERA OTTENUTA CON SEMPLICI PUNTINI DI CALCE BIANCHI, È GIÀ UN MODIFICARE LA CONDIZIONE ORIGINARIA LASCIANDOVI UN PROPRIO MARCHIO.”
Dallo sciamano al raver
LascauxLa transe, che durante il XIX secolo era collegata a esperimenti medianici e ipnotici, è diventata oggetto di ricerche etnologiche. Oggi in Occidente essa non riguarda più solo pochi specialisti e affiora nella nostra società. Tuttavia, l’attuale movimento della transe manca di basi teoriche: può cominciare a costruirle, sostiene Lapassade, se inizia a interessarsi realmente a ciò che accade in altre culture, ritrovando dispositivi, procedure iniziatiche e tecniche nella prospettiva di una ripresa creativa e consapevole delle proprie risorse vitali.
Homo necans
Lascaux“NON È NELLA PIA CONDOTTA DI VITA, O NELLA PREGHIERA, O NEL CANTO E NELLA DANZA CHE IL DIO VIENE VISSUTO CON LA MASSIMA INTENSITÀ, BENSÌ NEL COLPO D’ASCIA MORTALE, NEL SANGUE CHE SCORRE, NELLE COSCE CHE ARROSTISCONO”
Saggi di psicoanalisi applicata Vol. II
LascauxLO PSICOANALISTA CHE HA MESSO A NUDO LE ANGOSCE E LE SPERANZE DELLA CONDIZIONE UMANA, L’EQUILIBRIO DI ODIO E AMORE DAL QUALE SI DIPANA LA SOTTILE TRAMA DELLA VITA DEGLI UOMINI.