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Autentico interprete di un grande cinema della compassione etica, struggente poeta dell’immagine, maestro riconosciuto a livello internazionale, a suo modo anche teorico del cinema spirituale, il regista russo Andrej Tarkovskij affida alla riflessione culturale del nuovo secolo la modernità problematica di una galleria di temi, simboli e personaggi indimenticabili, scomodi, indomabili testimoni d’ accusa all’ odierna Crisi dell’Individuo e della Società (occidentale). La sua è un’intensa, lacerante filmografia, dall'”Infanzia di Ivan” a “Nostalghia”, da “Andrej Rublev” a “Stalker”, da “Solaris” a “Sacrificio”, ineguagliabile per l’onirismo del tempo narrativo e della memoria, per il coraggio fideistico delle profezie visionarie; in definitiva, per il rigoroso, dolente, solitario protagonismo esistenziale di un originale artista contemporaneo.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2015 |
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Codice ISBN | 9788878015111 |
N° pagine | 140 |

Russia – Ucraina: verso la Terza guerra mondiale
Fuori orario“Venti di guerra spirano sul Mar Nero e nel Pacifico e preannunciano la Terza guerra mondiale. Chi la vuole? E chi la vincerà? La Russia non è ancora pronta, l’impero americano è tentato ma è incerto sugli esiti, l’India ci sta pensando, la Cina (il convitato di pietra millenario) la vuole perché potrebbe vincerla.”

Storia di Re Ragnarr e Lathgertha
Fuori orario“La storia del più famoso tra i vichinghi e della sua ‘vergine di scudo’ ci proiettano nel Medioevo scandinavo: una vicenda divenuta leggenda, fatta di amore, sangue e battaglie.”

I misteri dei mondi perduti
Fuori orarioAgli studiosi della storia antica si presenta sempre più spesso un interrogativo: è possibile l’esistenza di altre civiltà, nella lunga storia dell’uomo, delle quali non siamo a conoscenza o di cui ci sia giunta soltanto una vaga eco, spesso confusa con quella di culture a noi più familiari? È possibile che prima dell’arrivo di Colombo in America sia esistita una civiltà evoluta, al cui sviluppo contribuirono i popoli dell’Europa e dell’Estremo Oriente?

Scrittore contro
Fuori orarioOra trascurato, ora tenuto in considerazione dalla critica letteraria accademica, Leonardo Sciascia, per sua stessa ammissione, sfugge e vuole sfuggire a ogni etichetta precostituita, ancor più a quella diffusa o risaputa d’intellettuale. “Se qualcuno mi corre dietro chiamandomi ‘intellettuale’, non mi volto nemmeno”, avverte. Non intellettuale, ma homme de lettres, artista della parola e scrittore solitario quantunque impegnato, soprattutto con la propria coscienza: il contrario, per Sciascia, della malafede e dell’imbecillità morale.