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A partire dalla spedizione di Bonaparte, questo volume segue le tracce delle logge massoniche egiziane, attraverso quasi due secoli. Al Cairo e ad Alessandria, le vite di intellettuali, borghesi, militari, politici egiziani, levantini ed europei – tra i quali spiccheranno gli esuli risorgimentisti italiani – si intrecceranno all’ombra dei templi del Grande Oriente d’Egitto e della Gran Loggia Nazionale.
A partire dalla spedizione di Bonaparte, questo volume segue le tracce delle logge massoniche egiziane, attraverso quasi due secoli. Al Cairo e ad Alessandria, le vite di intellettuali, borghesi, militari, politici egiziani, levantini ed europei – tra i quali spiccheranno gli esuli risorgimentisti italiani – si intrecceranno all’ombra dei templi del Grande Oriente d’Egitto e della Gran Loggia Nazionale. Nel segno del più fertile cosmopolitismo, le officine diverranno luogo di espressione dei più importanti movimenti di riforma culturale e politica che a cavallo tra Otto e Novecento forgeranno l’Egitto moderno; in seguito, importanti mutamenti geopolitici sanciranno l’epilogo di quella fortunata esperienza, formalmente conclusa nel 1964. In tale lungo percorso, le logge si faranno riflesso di una storia di incontri ma anche di aspri scontri, restituendo l’immagine di una libera muratoria capace di farsi strumento e voce delle più importanti sfide che gli uomini di quelle epoche affrontavano.
Barbara De Poli insegna Storia contemporanea dei paesi islamici presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove coordina il Centro di Studi sul Medio Oriente Contemporaneo (CEM). Tra le sue pubblicazioni: I musulmani nel terzo millennio. Laicità e secolarizzazione nel mondo islamico (Roma 2007) e Dal Sultanato alla Monarchia. La formazione culturale dell’élite nel Marocco coloniale (Roma 2015).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878016200 |
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N° pagine | 306 |
Anno di pubblicazione | 2018 |

Donne al lavoro nell’Italia e nell’Europa medievali (secoli XIII – XV)
HistoricaSi è sempre detto, e la maggior parte degli scritti sull’argomento non si stanca di ripeterlo, che le donne nel Medioevo lavoravano, ma lavoravano in casa, tessendo e filando, magari alla luce di una candela ricordando il passato, come ce le dipinge in una lirica Ronsard. Potevano al massimo aiutare il marito nella sua attività, e proseguirla se vedove, ma erano retribuite meno rispetto agli uomini e incapaci di sopravvivere col proprio lavoro. Tutto questo secondo l’opinione tradizionale, viziata da preconcetti e da schemi attuali proiettati sul passato.

Archivisti al lavoro
HistoricaFra girandole di carte, dispute secolari e “guerre formali”, gli archivisti notai furono i custodi di un sapere professionale urbano, a partire da quando Alessandro Canobbio impresse il suo metodo sui complessi documentari veronesi. Un corpus di fonti sinora trascurate dalla storiografi a, come gli inventari d’archivio, i cartulari d’età moderna, le “cronache con documenti”, i laconici elenchi di priori e di badesse, ha disvelato un mondo vivace di scrivani al lavoro. Al centro di questa storia vi sono le forme e i significati dei documenti, la loro autenticità e gli uomini che li hanno prodotti e conservati nei secoli centrali dell’Antico Regime.

Scioperi e rivolte nel Medioevo
HistoricaL’inaudita pressione fi scale, l’incertezza sulla destinazione del denaro riscosso, il dissenso nei confronti dei ceti dirigenti e la volontà di rappresentanza politica, le rivendicazioni salariali per aumentare compensi ormai troppo bassi, l’ingiustizia e la parzialità dei tribunali, produssero negli ultimi decenni del ’300 in tutta Europa le più sanguinose rivolte dell’epoca medievale.

Il banchiere del Risorgimento
HistoricaUn borghese di buona famiglia e fresco di laurea in diritto, con importanti relazioni sociali: la vita di Enrico Cernuschi sembra quella di molti giovani del suo tempo, se non fosse che presto prende una piega davvero straordinaria. Si lega alla storia segreta dell’Unità d’Italia, alla fondazione di una grande banca e alla storica istituzione di assistenza milanese “Martinitt”, di cui fu forse il più grande benefattore. Dalle Cinque Giornate di Milano alla fondazione del Museo Cernuschi di Parigi, la vita straordinaria del banchiere filantropo, patriota, è un susseguirsi di colpi di scena, scalate economiche e grandi gesti di generosità per il proprio Paese e il proprio popolo.