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“A poco a poco, senza che se ne accorgesse, si andò formando in lei la calma convinzione della propria utilità per quella nuova vita; prima non si era sentita mai necessaria ad alcuno, ora, invece, si rendeva chiaramente conto di essere necessaria a molti, e ciò le riusciva nuovo e gradito e le faceva tener alta la testa…”
Alla morte del marito ubriacone e violento, Pelageja Nilovna Vlasova si trasforma da moglie succube e remissiva a donna emancipata e combattente. Grazie al figlio Pavel, operaio socialista, e alle riunioni politiche che organizza in casa, Pelageja cambia radicalmente il suo modo di essere e di pensare, superando preconcetti e pregiudizi. Anche quando Pavel e i suoi amici vengono imprigionati, Pelageja non si arrende, tentando strenuamente di aiutarli e divenendo la “madre” di tutti i compagni del figlio. Ormai attivista clandestina dei lavoratori in lotta contro la prepotenza dei padroni, Pelageja non potrà più tornare indietro: il suo destino è segnato.
Maksim Gor’kij (Nižnij Novgorod 1868 – Mosca 1936), pseudonimo di Aleksej Maksimovič Peškov, è stato un narratore e autore teatrale russo. Dopo aver descritto nei suoi testi il mondo dei vagabondi, riflesso della sua tormentata giovinezza, si dedicò a temi sociali, spesso tradotti in pagine di propaganda rivoluzionaria o di celebrazione delle conquiste del comunismo.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878018037 |
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N° pagine | 528 |
Anno di pubblicazione | 2021 |
A cura di | Cristina Carpinelli |
Presentazione di | Tiziano Tussi |
Postfazione di | Guido Oldrini |