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Ventunesimo secolo: il destino dell’umanità è segnato e la sua fine ormai prossima a causa della peste. Che sia una tragica condanna senza possibilità d’appello?
Ventunesimo secolo: il destino dell’umanità è segnato e la sua fine ormai prossima a causa della peste. Che sia una tragica condanna senza possibilità d’appello?
Romanzo apocalittico, pubblicato per la prima volta nel 1826, L’ultimo uomo di Mary Shelley è considerato, assieme a Frankenstein, uno dei suoi più importanti romanzi, antesignano del genere fantascientifico. Opera straordinariamente moderna, nata dalla percezione lucida e impietosa delle contraddizioni culturali e politiche del primo Ottocento, è un testo sovversivo che mette in scena la fine della civiltà che su quei presupposti si era fondata: l’idea di famiglia, di Stato e di religione. Una narrativa gotica che non si limita a esprimere i fantasmi del rimosso e la paura che li accompagna, ma che dà corpo a tali fantasmi trasformandoli in figure realistiche seppur metaforiche in grado di agire sulla realtà con conseguenze tangibili e spesso catastrofiche.
Mary Shelley (Londra 1797-1851), scrittrice inglese, figlia del filosofo radicale William Godwin e della femminista Mary Wollstonecraft, fu seconda moglie di Percy Bysshe Shelley, delle cui opere curò la prima edizione critica. Tra i suoi capolavori ricordiamo: Frankenstein (1818), Valperga (1823) e Lodore (1835).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878017245 |
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N° pagine | 592 |
Anno di pubblicazione | 2020 |
Alessandro Zaccuri – Gazzetta di Parma, 1 agosto 2020
“Sul comodino ho sonni di Kafka”
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Alessandro Zaccuri – Avvenire, 22 luglio 2020
“Il nostro autoritratto?”
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La notte di Natale
FinzioniGià maestro del realismo, Gogol’ si distinse per la grande capacità di raffigurare situazioni satirico-grottesche, sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, con uno stile visionario e fantastico.
Pubblicato originariamente nel 1832, nel secondo volume della raccolta Veglie alla fattoria presso Dikan’ka, La notte di Natale è un racconto lungo ambientato in Ucraina durante il regno di Caterina II.
Magia e altri sette drammi
FinzioniL’attività teatrale di Chesterton – che si compone di opere eterogenee, ma sempre caratterizzate dal consueto connubio di leggerezza e profondità – fu lodata dal premio Nobel Bernard Shaw, secondo il quale Chesterton aveva una bravura naturale per il dialogo e sprecava il suo talento nel non scrivere per il palcoscenico. I testi qui raccolti, quasi tutti editi per la prima volta in Italia, spaziano per la sua intera vita di scrittore e rivelano al lettore l’opera drammatica, fin qui trascurata, del grande autore inglese.
Il fornaio
FinzioniSergey si arruola tra i miliziani del Donbass e sparisce. Così inizia il viaggio ostile e gelido di Maksim, tra posti di blocco, sbronze, arresti, paesi devastati, una prima linea dura da digerire, bombardamenti, fame e delusioni.
Eravamo bellissimi
FinzioniQuesto romanzo breve, scritto in prima persona, è un flusso di coscienza che fa scorrere tra presente e passato scatti di vita, ricordi e rimpianti di un “uomo normale e normalizzato” dei nostri giorni. Da una parte si stagliano, al centro della storia, la figura del padre, ripensata sulla tomba, per strada e nella quotidianità di casa sul divano, e quella della moglie, solida compagna di vita. Dall’altra si erge la figura del protagonista, quale figlio, marito e padre a sua volta.