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Un viaggio, spietato e lucido, dentro il male, la sua seduttività e la sua allucinata follia. Le dichiarazioni del testimone di giustizia Antonio Zagari, rilasciate al magistrato Armando Spataro a metà degli anni ’90, costituiscono il fi ume carsico che attraversa tutto questo, incredibile, romanzo.
Un viaggio, spietato e lucido, dentro il male, la sua seduttività e la sua allucinata follia. Le dichiarazioni del testimone di giustizia Antonio Zagari, rilasciate al magistrato Armando Spataro a metà degli anni ’90, costituiscono il fiume carsico che attraversa tutto questo, incredibile, romanzo. Dentro, s’incaglieranno le vite di tre ragazzi, Regiù, il Pera e il Ross, amici per la pelle e fi gli dello stesso cortile di un piccolo borgo del Nord Italia. Allievi ignari di un inconsapevole maestro che, a distanza di vent’anni, racconterà in controluce, assieme ai suoi terribili crimini, la loro storia.
Massimiliano Comparin vive e lavora tra Roma e Varese. Il suo primo romanzo, I cento veli (2012), selezionato da Amazon come ebook bestseller, è stato molto apprezzato da critica e pubblico. Ha scritto uno spettacolo teatrale, Econosofia, portato in scena al Politeama di Palermo, il 23 maggio 2014, anniversario della strage di Capaci, e al Piccolo Teatro Strehler di Milano, in occasione della giornata della legalità il 21 marzo 2015.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878016613 |
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N° pagine | 320 |
Anno di pubblicazione | 2019 |
“La Prealpina”, 23 marzo 2019,
‘Ndrangheta al Nord narrata da Comparin
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“Varese News”, 20 marzo 2019
“Roberto Saviano per la nuova edizione de ‘Il male accanto’”
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Ernesto Milanesi – “Il Manifesto”, 24 ottobre 2015
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Tommaso Guidotti – “varesenews.it”, 9 dicembre 2015
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Gianni Spartà – “Lombardia Oggi”, 17 gennaio 2016
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Raffaella Romano – “mangialibri.it“, 20 gennaio 2016
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La gerarchia di Ackermann
FinzioniFra le stregate geometrie di Longo, che congiungono Trieste e Budapest, l’Europa e il Mondo, scorre un fiume impetuoso di ricordi che sgorgano dai sedimenti limacciosi del tempo: un enigmatico plico giunto dall’Ungheria fa tornare alla mente del matematico triestino Guido Marenzi una storia d’amore e di follia che ha vissuto a Budapest vent’anni prima e dalla quale è uscito spezzato.

La notte di Natale
FinzioniGià maestro del realismo, Gogol’ si distinse per la grande capacità di raffigurare situazioni satirico-grottesche, sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, con uno stile visionario e fantastico.
Pubblicato originariamente nel 1832, nel secondo volume della raccolta Veglie alla fattoria presso Dikan’ka, La notte di Natale è un racconto lungo ambientato in Ucraina durante il regno di Caterina II.

Wolf Messing
FinzioniLo strano personaggio di cui parla il libro è Wolf Messing. Paragnosta, sensitivo e veggente, la cui vicenda personale sarebbe rimasta confinata nell’ambito oscuro e banale del mondo dei circhi equestri e degli spettacoli sensazionalistici, se non fosse che, per le sue capacità straordinarie e il suo indubbio talento, venne a contatto con personaggi del calibro di Freud ed Einstein e il suo destino finì per incrociarsi con quello di Hitler e Stalin. “Se Hitler invade la Polonia, di lì a qualche anno morirà”, così disse. Hitler ne venne a conoscenza e mise una taglia di 200.000 marchi sulla testa di Messing per verificare l’attendibilità del veggente e sfruttare i suoi poteri. Messing cercò riparo in Unione Sovietica, dove fu Stalin a reclamarlo, catturato anch’egli dalla sua fama e intrigato dal modo in cui questo piccolo uomo avrebbe potuto aiutare l’Unione Sovietica.

E chi se ne frega di Meryl Streep!
FinzioniScrivere oggi sul tema della sessualità nei paesi arabi è cosa comune, ma riuscire a farne un piccolo capolavoro, in cui tutto è detto senza veli ma con garbo e ironia, come ha fatto Rashid Daif, è raro. Da una parte c’è Rashud, un conservatore tradizionalista che cerca a suo modo di combattere la globalizzazione, e sua moglie dall’altra. In mezzo, il loro matrimonio che si consuma in una società in cui sono evidenti le lacerazioni familiari, sociali e ideologiche.