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Questo nostro discorso prende le mosse dallo studio della retorica antica, al fine di sviluppare alcune riflessioni filosofiche, su cui fondare […] una ricostruzione storica che ci condurrà, attraverso le varie definizioni di retorica nonché attraverso tutte le sue ricadute pratiche, etiche, sociali e politiche, al mondo dell’attualità, in cui troveremo lo spunto per interrogarci intorno ai linguaggi, più o meno retorici, sviluppati in seno alle democrazie e ai cosiddetti populismi che caratterizzano l’Occidente – o meglio, quel che resta di esso.
Questo nostro discorso prende le mosse dallo studio della retorica antica, al fine di sviluppare alcune riflessioni filosofiche, su cui fondare […] una ricostruzione storica che ci condurrà, attraverso le varie definizioni di retorica nonché attraverso tutte le sue ricadute pratiche, etiche, sociali e politiche, al mondo dell’attualità, in cui troveremo lo spunto per interrogarci intorno ai linguaggi, più o meno retorici, sviluppati in seno alle democrazie e ai cosiddetti populismi che caratterizzano l’Occidente – o meglio, quel che resta di esso.
Erasmo Silvio Storace si è laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano sotto la guida di Alfredo Marini e Carlo Sini, e si è addottorato presso l’Università degli Studi di Palermo; attualmente collabora con la cattedra di Filosofia Politica (Prof. Paolo Bellini) presso l’Università dell’Insubria di Varese, dove è Professore a Contratto e Assegnista di Ricerca. Da anni ha orientato i suoi interessi verso la filosofia politica. Ha pubblicato diverse monografie, articoli e raccolte di saggi, tra cui: Carlo Michelstaedter: un’introduzione ( 2005); Carlo Michelstaedter: l’Essere come Azione (2007); Essere e preoccupazione. Studio sui concetti di Sorgen, Sein e Wollen in Essere e tempo di Martin Heidegger (2008); Vita, Concettualizzazione, Libertà (2008); Figure d’Occidente (con M. Donà, S. Natoli e C. Sini; 2009); Introduzione all’estetica di Jean Paul Richter (2010); Ergografie: studi sulla struttura dell’Essere (2012); Genografia dell’Azione: sostanza, relazione ed evento a partire da Platone (2012) ; Thanatografie: per un’estetica del morire in Platone, Nietzsche, Heidegger, Michelstaedter e Rilke (2012); Poietografie: la questione della formazione artistica (2012); Forme di verità (2012); Il poeta e la morte: una prospettiva estetica sulle Elegie duinesi di Rainer Maria Rilke (2012); Lettera ai miei genitori (2012); Breve Metafisica Metabolica (2013); Per un’estetica del cadavere: i Körpenwelten di Gunther Von Hagens (2013); Filosofia del presepe: manuale laico per la costruzione del presepio perfetto (2014); Eros e thanatos (2015) e Meta(m)orphica: Poesia e Filosofia. Orfeo, Rilke (2015) .
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2016 |
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Codice ISBN | 9788878015753 |
N° pagine | 286 |
Il piacere dello sguardo
FilosofiaSolo uno sguardo di carne e di spirito, mosso dall’Eros, votato al piacere, può soddisfare la sete prima e ultima della Visione, cioè l’incontro del visibile con l’invisibile. Ed è solo attraverso la “copula suprema”, consumata tra gli occhi e il Cielo, che lo sguardo può veramente andare diritto al cuore pulsante, primitivo, originario ed estremo delle cose e dell’uomo.
Disappartenere
FilosofiaQuesto lavoro di ricerca si porta all’interno dell’opera di Simone Weil con l’intenzione di rispettarne, e soprattutto di esaltarne, il legame fra mistica ed esistenza, scavando fra i caratteri peculiari di quest’autrice. Tutta l’opera di Simone Weil è infatti engagée, volta a riunire, sin dalla sua stessa continuità di vita e pensiero, teoria e prassi nell’originaria sensibilità del logos. Simone Weil tende a ricomporre mistica e filosofia, proprio come per la teoria e la prassi, nella stessa percezione del mistero che fa capo alla sensibilità del logos, lungo quella linea che la condurrà a supporre un unico fondamento per il bisogno di credere e il desiderio di sapere.
La filosofia sociale di Othmar Spann
FilosofiaOthmar Spann (Vienna 1878 – Neustift 1950) è il più importante sociologo austriaco della prima metà del XX secolo.