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“NON È NELLA PIA CONDOTTA DI VITA, O NELLA PREGHIERA, O NEL CANTO E NELLA DANZA CHE IL DIO VIENE VISSUTO CON LA MASSIMA INTENSITÀ, BENSÌ NEL COLPO D’ASCIA MORTALE, NEL SANGUE CHE SCORRE, NELLE COSCE CHE ARROSTISCONO”
La religione entra prepotentemente in ogni comportamento della vita quotidiana degli antichi. Anche le regole su cosa si può mangiare e cosa è vietato hanno un legame col credo. Questo libro affronta l’argomento crudele dei sacrifici umani, ricordando il loro ruolo pratico. Alla ritualità delle cerimonie, alla precisa etichetta dei gesti, si affianca lo scopo del sacrificio che è anche quello di consumare il corpo della vittima. Nell’antica Grecia e a Roma si distingueva fra sacrifici in cui tutta la vittima era offerta alla sfera extraumana e sacrifici che sfociavano nella consumazione di parti della vittima. In una ricostruzione senza moralismi, questo libro mette a nudo il significato divino e mondano dei sacrifici e ci rimette in contatto con le forze più arcaiche della cultura occidentale.
Walter Burkert (1931-2015), storico e filologo tedesco, studioso delle civiltà antiche. È stato professore di Filologia classica all’Università di Berlino e professore emerito all’Università di Zurigo. Nel 1990 ha vinto il Premio Balzan. Tra le sue opere tradotte in italiano ricordiamo: La creazione del sacro, Mito e rituale in Grecia e Antichi culti misterici.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878018303 |
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N° pagine | 298 |
Anno di pubblicazione | 2021 |
Manlio Triggiani – barbadillo.it, 23 gennaio 2022
“Segnalibro. Gli antichi greci e gli dei celebrati con sacrifici cruenti”
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Ezio Albrile – archiviomed
“Walter Burkert, Homo necans. Antropologia del sacrificio cruento nella Grecia antica (Lascaux, 9)”
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