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“La fantasia torna a sovrapporsi alla realtà, e la follia alla sanità: per coloro che lo vedono morire, Alonso Chisciano torna a essere Don Chisciotte, e diviene finalmente il modello incarnato di quella cavalleria errante che Cervantes consegna al lettore come sogno e aspirazione di una modernità il cui destino non è magari così già scritto come lo si potrebbe credere.”
Francesco Forlin
Nei duecento anni compresi fra il Seicento e l’inizio dell’Ottocento, il moderno è quel “luogo” nel quale la cultura europea, sullo sfondo dei grandi avvenimenti storici – dalla guerra civile inglese alla Rivoluzione francese, dalla guerra dei Trent’anni a quelle napoleoniche – produce e consuma con sorprendente rapidità nuove categorie di pensiero utili a immaginare, codificare e progettare se stessa e il mondo circostante. Quello del moderno è un percorso illuminato dal desiderio bruciante di vita di Don Giovanni e da quello di Wilhelm Meister, dallo scacco esistenziale di Amleto e da quello di Werther, dall’erranza di Don Chisciotte e da quella di Heinrich von Ofterdingen. Nel passaggio dall’età barocca a quella romantica è così possibile seguire non solo il superamento della civiltà rinascimentale e il confronto fra le categorie estetiche e filosofiche di classico e romantico per come queste si mostrano in Goethe, Hölderlin, Novalis, ma anche il percorso che conduce alla stabilizzazione dello Stato moderno e la sua evoluzione in Stato nazionale nell’itinerario che dal pensiero di Hobbes conduce a quello di Hegel, mantenendo sempre aperto il dialogo con spunti e suggestioni letterarie provenienti dal ventesimo secolo.
Francesco Forlin è dottore di ricerca in Filosofia e scienze umane e docente di storia e filosofia presso il liceo scientifico “G. Alessi” di Perugia. Nelle sue precedenti tre monografie – Limite e fondamento (2005), Il mito moderno (2012), Il primato della relazione (2015) – si è occupato di tematiche variamente connesse alla filosofia moderna e contemporanea, segnatamente in relazione al problema del male, al tema del mito e a quello dell’intersoggettività.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2023 |
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Codice ISBN | 9788878019546 |
N° pagine | 146 |

Georg Simmel
FilosofiaCome già evidenziato dal titolo, il lavoro non ha un oggetto specifico, ma intende dare una visione unitaria del pensiero del filosofo.

Soggettività e dinamiche culturali in G. Simmel
FilosofiaLa costruzione della propria soggettività, da sempre impresa eroica, oggi sembra più a portata di mano, mentre in realtà è più elusiva e sfuggente. In questo settore le intuizioni di Georg Simmel schiudono prospettive di ricerca affascinanti, e questo libro cerca di approfondirne temi finora scarsamente esplorati, come la moda, il rapporto con gli oggetti e la cultura.

Ripensare la creazione
FilosofiaIl libro concerne quanto gli occidentali chiamano “fonti”, e i musulmani, invece, “principi”; cioè il procedimento con cui il giurista ricostruisce le disposizioni di una legge universale, presa come volontà divina.

Il piacere dello sguardo
FilosofiaSolo uno sguardo di carne e di spirito, mosso dall’Eros, votato al piacere, può soddisfare la sete prima e ultima della Visione, cioè l’incontro del visibile con l’invisibile. Ed è solo attraverso la “copula suprema”, consumata tra gli occhi e il Cielo, che lo sguardo può veramente andare diritto al cuore pulsante, primitivo, originario ed estremo delle cose e dell’uomo.