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Un saggio affascinante per immergersi nel mondo concepito dai Greci e dai Romani ed esplorarne i limiti e i conseguenti riflessi sul modo di pensare.
I limiti spaziali corrispondono a qualcosa di molto più importante di un mero confine geografico: corrispondono a un modo di pensare, se stessi e gli altri. Questo libro, incisivo e brillante, racconta l’idea greco-romana di geografia terrestre, a partire dai concetti di “spazio” e “limite”. Se il limite è ciò che consente allo spazio indifferenziato di divenire “luogo”, scoprire come gli antichi concepivano il rapporto tra questi due termini, si rivela fondamentale per conoscere la loro mentalità rispetto ai grandi temi dell’identità e dell’abitare la Terra. Un saggio affascinante per immergersi nel mondo concepito dai Greci e dai Romani ed esplorarne i limiti e i conseguenti riflessi sul modo di pensare.
James S. Romm (New York 1958), dopo aver studiato a Yale e Princeton, dal 1990 insegna letteratura classica al Bard College di Annandale (NY). Si occupa soprattutto di storia greco-romana ed è autore di apprezzate monografie, tra le quali citiamo: Herodotus (1998) e Ghost on the Throne: The Death of Alexander the Great and the War for Crown and Empire (2011).
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2016 |
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Codice ISBN | 9788878015326 |
N° pagine | 258 |

La massoneria in Egitto
HistoricaA partire dalla spedizione di Bonaparte, questo volume segue le tracce delle logge massoniche egiziane, attraverso quasi due secoli. Al Cairo e ad Alessandria, le vite di intellettuali, borghesi, militari, politici egiziani, levantini ed europei – tra i quali spiccheranno gli esuli risorgimentisti italiani – si intrecceranno all’ombra dei templi del Grande Oriente d’Egitto e della Gran Loggia Nazionale.

Povertà femminile nel medioevo
HistoricaIncessantemente evocata e altrettanto scarsamente documentata nella sua drammatica concretezza – soprattutto per il medioevo -, la povertà femminile (limitata a determinate fasi o situazioni dell’esistenza e non generalizzabile) trapela a “macchia di leopardo” dai contesti più vari, in scene che ne rendono palpabile tutto il suo spaventoso, raccapricciante, squallore.

Il governo dei poveri all’inizio dell’età moderna
HistoricaSulle soglie della modernità, la povertà fa la sua comparsa sulla scena pubblica.

Dalla tela alla tavola
HistoricaQuesto breve saggio fonde il piacere della vista con quello del gusto, utilizzando le più famose opere d’arte che illustrano il cibo, la tavola, i banchetti, con le ricette che gli stessi hanno ispirato all’autrice. Guardare un affresco pompeiano che rappresenta cacciagione e fi chi, ammirare il trionfo di formaggi di Van Dyck o la Canestra di frutta di Caravaggio, ammirare le succose angurie di Frida Kahlo o perdersi nei colori della Vucciria di Guttuso stimola tutti i sensi: la vista, l’olfatto, il gusto, ma anche l’appetito, perché un quadro, come un piatto, può emozionare non solo la mente e il cuore, ma anche il palato.