Dizionario infernale
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Il capolavoro dell’autore che Aleister Crowley definì il “sommo filosofo del sapere proibito”.
Jacques Albin Simon Collin (al cui nome si aggiunge “de Plancy”, nome del paese natale) pubblica il Dizionario infernale nel 1818. L’opera conosce sei edizioni nel corso della prima metà del secolo (l’ultima è del 1863) e la sua fortuna è legata alla natura stessa del dizionario: si tratta di un censimento teratologico-folklorico-demonico che si rifà tanto alle fonti della tradizione popolare quanto a quelle della demonologia del XVI e XVII secolo. Non passano inosservate le acute osservazioni fenomenologiche e antropologiche dell’autore. La catalogazione demonica trasuda letteralmente di riferimenti – e metamorfosi di immagini attinenti – alla mitologia greca e indoeuropea, così come a fonti più arcaiche ed esotiche.
Jacques Albin Simon Collin de Plancy (Plancy-l’Abbaye, 1793 – Parigi, 1881) è stato un uomo d’affari, giornalista, traduttore, stampatore, editore e libraio. Nonostante la sua fama editoriale sia legata alla pubblicazione del Dizionario infernale, è stato autore di decine di testi riguardanti temi di carattere spirituale, religioso e folklorico.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2022 |
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Codice ISBN | 9788878019010 |
N° pagine | 246 |
A cura di | Michele Olzi |
Massimiliano Ruzzante – clubghost.it, 25 marzo 2023
“Dizionario infernale di Jacques Collin de Plancy”
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Il Sole 24 Ore, 26 febbraio 2023
“Da sabba a lemuri, fino a sterco”
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Luca Scarlini – Alias, 29 gennaio 2023
“L’impresa di Collin De Plancy, scomunicata, benedetta, revisionata”
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Marco Filoni – il Venerdì, 31 dicembre 2022
“I diavoli illuministi”
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H
Fuori orarioIn questo romanzo, Adolf viene descritto fino all’età di trent’anni come un soggetto un po’ nevrotico, sì, ma per il resto normale. Normale, non comune. Perché, nonostante i suoi limiti, mostra di possedere quelle caratteristiche che Thomas Mann fu costretto suo malgrado a riconoscergli in Fratello Hitler: le caratteristiche che solitamente contraddistinguono l’artista. E a farlo diventare quello che infine diverrà non saranno solo e in primo luogo le predisposizioni personali o le circostanze storiche, ma i Tedeschi, con quella miscela unica di stolta fede nell’autorità e presunto idealismo che dei piccolo-borghesi ignari fece dei criminali esecutori di ordini.

Un vulcano chiamato Siria
Fuori orarioUn vulcano chiamato Siria propone una panoramica sulla rivoluzione siriana, scoppiata nel 2011 sull’onda delle rivolte che hanno coinvolto tutto il mondo arabo. Le prime proteste, pacifi che e civili, sono state represse nel sangue dal regime di Bashar al-Asad, che ha rifi utato qualsiasi richiesta di cambiamento e si è dimostrato deciso a difendere a ogni costo il potere ereditato dal padre, Hafez al-Asad. A seguito della repressione, la Siria è precipitata in un’ impasse di violenza e oggi viene contesa da varie potenze regionali e internazionali. L’autore, giornalista e accademico siriano, si interroga sul futuro del proprio paese e pone l’accento sull’importanza della democrazia come soluzione che possa garantire una pace stabile e duratura.

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Lettere a Sophie
Fuori orarioLa corrispondenza amorosa tra Denis Diderot e l’amante Louise- Henriette Volland – ribattezzata Sophie in onore della “culla della filosofia” – è considerata nel suo genere una delle vette più alte mai toccate della letteratura occidentale.