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Il rapporto fra Claude Debussy e l’esoterismo è un fatto certo. Sottovalutato dalla critica ufficiale, quasi come una moda inevitabile per ogni artista fin de siecle, gonfiato ad arte dagli appassionati di codici segreti, che lo vollero capo di fantomatiche società, non è mai stato affrontato con il giusto equilibrio e scientificità. In questo libro, per la prima volta, viene effettuata un’indagine sistematica del rapporto fra Debussy e il mondo della cultura esoterica.
Il rapporto fra Claude Debussy e l’esoterismo è un fatto certo. Sottovalutato dalla critica ufficiale, quasi come una moda inevitabile per ogni artista fin de siècle, gonfiato ad arte dagli appassionati di codici segreti, che lo vollero capo di fantomatiche società, non è mai stato affrontato con il giusto equilibrio e scientificità. In questo libro, per la prima volta, viene effettuata un’indagine sistematica del rapporto fra Debussy e il mondo della cultura esoterica. In primo luogo dal punto di vista biografico, ricostruendo i rapporti documentabili con i protagonisti della rinascita occultista francese di fine Ottocento, dall’amico di sempre Satie ai pittori simbolisti e al mondo della Rosacroce parigina in generale. Soprattutto viene approfonditamente analizzato il pensiero del compositore: gli scritti di Debussy, ai quali egli affidava la propria estetica, vengono messi a confronto con i fondamenti del pensiero esoterico e alchemico, individuandone una sostanziale affinità di fondo.Da questo stesso punto di vista sono avvicinate le sue più importanti ed enigmatiche composizioni, esiti eccelsi ed inevitabili di una mente autenticamente esoterica. E infine una scoperta inedita: un codice numerico segreto potrebbe davvero esistere, nascosto fra gli equilibri aurei che regolano la struttura del Preludio La cathédrale engloutie, che rimanderebbe al cuore di un fondamentale testo alchemico del Seicento. Un’ultima emozionante prova dei fondamenti esoterici della rivoluzione musicale debussyana.
Alessandro Nardin, è nato a Milano nel 1977. Diplomato in pianoforte a Novara, si è laureato con lode in Storia della Musica presso la facoltà di Lettere Moderne dell’Università Statale di Milano. Docente di musica presso importanti istituti paritari di Milano, è vincitore per concorso delle cattedre di Storia della Musica e Pianoforte al liceo musicale. Svolge attività concertistica come pianista e organista, sia come solista che in formazioni di insieme, accompagnando i programmi con relazioni e approfondimenti storico-musicali. Pianista accompagnatore e organizzatore di eventi, collabora con numerose associazione culturali e musicali. Studioso a livello amatoriale di dottrine esoteriche, dopo esordi nella narrativa, è alla sua prima pubblicazione saggistica.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878015234 |
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N° pagine | 254 |
Anno di pubblicazione | 2016 |
Francesco Borgonovo, “Panorama”, 29 luglio 2020
“D’Annunzio, Debussy e quel magico flop del San Sebastiano”, su “Debussy l’esoterista”
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Quirino Principe – “Il Sole 24 Ore”, 8 maggio 2016
“Alchimia e codici di Debussy”
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Armando Torno – “Musica maestro” (Radio24), 10 luglio 2016
“Nardin: la rivoluzione musicale di Debussy è stata favorita dai suoi studi esoterici”
ascolta l’intervista
Luca Gallesi – “Il Giornale”, 26 giugno 2016
“Il codice Debussy”
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Alessandro Nardin – “Scienza e conoscenza”, luglio-settembre 2016
“La musica di Claude Debussy”
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Cesare Fertonani – “Amadeus”, ottobre 2016
“Debussy l’esoterista”
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Claudio Scaccianoce – likiesta.it, 15 dicembre 2016
“Debussy l’esoterista”
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Andrea Bedetti – musicvoice.it, 13 dicembre 2016
“L’altra faccia di Claude Debussy: occultista e iniziato”
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Gian Mario Benzing – “Corriere della Sera”, 24 dicembre 2016
“I Rosacroce c’entrano con Debussy? Forse”
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Antonello Colimberti – “L’Unità”, 28 aprile 2017
“Tre le note occulte il segreto di Debussy”
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