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La transe, che durante il XIX secolo era collegata a esperimenti medianici e ipnotici, è diventata oggetto di ricerche etnologiche. Oggi in Occidente essa non riguarda più solo pochi specialisti e affiora nella nostra società. Tuttavia, l’attuale movimento della transe manca di basi teoriche: può cominciare a costruirle, sostiene Lapassade, se inizia a interessarsi realmente a ciò che accade in altre culture, ritrovando dispositivi, procedure iniziatiche e tecniche nella prospettiva di una ripresa creativa e consapevole delle proprie risorse vitali.
La transe, che durante il XIX secolo era collegata a esperimenti medianici e ipnotici, è diventata oggetto di ricerche etnologiche. Oggi in Occidente essa non riguarda più solo pochi specialisti e affiora nella nostra società. Tuttavia, l’attuale movimento della transe manca di basi teoriche: può cominciare a costruirle, sostiene Lapassade, se inizia a interessarsi realmente a ciò che accade in altre culture, ritrovando dispositivi, procedure iniziatiche e tecniche nella prospettiva di una ripresa creativa e consapevole delle proprie risorse vitali. La prima parte del libro descrive la genealogia delle varie figure di transe, dalle società primitive fino alle nuove forme di transe metropolitane, passando attraverso il culto di Dioniso, il vodu, il sabba del Medioevo. Nella seconda parte, la transe investe la psicosociologia dei gruppi e la psicoterapia rituale. Infine, la terza e ultima parte presenta gli aspetti principali di un’antropologia della transe e dell’esperienza di una coscienza “modificata” o “esplodente”, affrontando inoltre il problema dell’eventuale “simulazione” di questo stato “secondo” del corpo e della coscienza. Con uno scritto di Tobia D’Onofrio
Georges Lapassade (1924-2008), professore e ricercatore emerito di Etnografia e Scienze dell’Educazione presso l’Università di Parigi VIII, è stato uno degli iniziatori dell’analisi istituzionale e ha esplorato l’etnografia del movimento hip-hop sin dall’inizio degli anni ’90, la pedagogia autogestionaria e le prime esperienze della psicosociologia francese negli anni ’60, i rituali di possessione nelle culture nordafricane e afroamericane, la bioenergia, l’etnometodologia, il neotarantismo nel Salento. Tra le sue opere tradotte in italiano ricordiamo: Il Mito dell’adulto (1971), L’analisi istituzionale (1974), Stati modificati e transe (1996), Transe e dissociazione (1996), Dal candomblé al tarantismo (2001), Rap, il furore del dire (2009).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788878017450 |
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N° pagine | 386 |
Anno di pubblicazione | 2020 |
A cura di | Gianni De Martino |
Vanni Santoni – La Lettura, 3 aprile 2022
“Il suono primordiale che ci fa vibrare tutti”
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Vimo Modoni – Alias, 5 febbraio 2022
“Viaggio al cuore del rave”
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Saggi di psicoanalisi applicata Vol. II
LascauxLO PSICOANALISTA CHE HA MESSO A NUDO LE ANGOSCE E LE SPERANZE DELLA CONDIZIONE UMANA, L’EQUILIBRIO DI ODIO E AMORE DAL QUALE SI DIPANA LA SOTTILE TRAMA DELLA VITA DEGLI UOMINI.

Vita e cultura degli ultimi villaggi tribali d’Etiopia
Lascaux“TRACCIANO DEI PICCOLI SEGNI SUL CORPO, CHE DI PER SÉ A VOLTE NON HANNO SINGOLARMENTE UN LORO SIGNIFICATO PRECISO O STRUMENTALE (ANCHE SE HANNO SEMPRE UN INTENTO COMUNICATIVO), MA ESSI NEL LORO INSIEME RIMANDANO ALL’OPERA DI ‘SEGNIFICAZIONE’ (G.R. CARDONA) DELL’AMBIENTE. IL MODIFICARE LA NATURA, E IN QUESTO CASO SEMPLICEMENTE IL PROPRIO STESSO CORPO NUDO, RIVESTENDOLO DI PELLI E DI PERLINE, E IL PROPRIO VOLTO RICOPRENDOLO CON UNA SORTA DI MASCHERA OTTENUTA CON SEMPLICI PUNTINI DI CALCE BIANCHI, È GIÀ UN MODIFICARE LA CONDIZIONE ORIGINARIA LASCIANDOVI UN PROPRIO MARCHIO.”

Homo necans
Lascaux“NON È NELLA PIA CONDOTTA DI VITA, O NELLA PREGHIERA, O NEL CANTO E NELLA DANZA CHE IL DIO VIENE VISSUTO CON LA MASSIMA INTENSITÀ, BENSÌ NEL COLPO D’ASCIA MORTALE, NEL SANGUE CHE SCORRE, NELLE COSCE CHE ARROSTISCONO”

L’immortale spirito della natura
Lascaux“ESISTEREBBE UN ORGANINO SE NON CI FOSSERO DELLE MELODIE? SENZA NON LO SI PUÒ NEANCHE IMMAGINARE. COSÌ IL CERVELLO DELL’UOMO PUÒ INTENDERSI SOLTANTO SE IN LUI SI SCORGE LA PARTITURA DELL’UMANO SPIRITO. CON QUESTO IL PENSIERO DELL’IMMORTALITÀ È DEFINITO IN UN UNICO SENSO.”